Rallentarono il nastro con i barattoli di caffè

Rallentarono il nastro con i barattoli di caffè In pretura due operai della La va zza Rallentarono il nastro con i barattoli di caffè Per protestare "contro i ritmi di lavoro" ■ Licenziati - La ditta ha chiesto al giudice conferma del provvedimento, i due operai si oppongono La «Lavazza» ha licenziato due dipendenti dello stabilimento di Settimo, ritenendoli responsabili di danneggiamento agli impianti di produzione e ha chiesto al pretore di pronunciarsi sulla legittimità di questa decisione. I due dipendenti, Calogero Fabio, 28 anni, via Napione 32 e Calogero Tannarella Rendanolla, 26 anni, via Vanchiglia 32, a loro volta hanno fatto ricorso al pretore ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile, quello che contempla provvedimenti urgenti atti a far cessare un danno grave attuale e irreparabile, quale è appunto la perdita del posto di lavoro. Ieri il pretore dottoressa Ponzetto ha preso In esame il ricorso dei due dipendenti riservandosi di decidere. Il ricorso della Lavazza sarà Invece discusso l'8 febbraio prossimo. Come afferma nella memoria presentata al pretore l'avvocato Jorio per la «Lavazza», da mesi è in corso una vertenza per 11 rinnovo del contratto integrativo aziendale, vertenza sfociata in azioni di sciopero. Nei due stabilimenti della Lavazza, a Settimo e a Torino in corso Novara 59, sono impiegate circa 500 persone. «Il 16 settembre scorso — afferma l'avvocato Jorio — Calogero Fabio avrebbe manomesso gli impianti della linea di produzione, rlducendo la velocità della catena di montaggio e rischiando dì compromettere la funzionalità dell'intero impianto. Tra l'altro si sarebbe verificata una differenza di peso tra le lattine di caffè, con possibili conseguenze penali per i responsabili della società. La stessa cosa avrebbe fatto il dipendente Tonnarella il 21 e il 23 settembre. In data 27 settembre, i due, che fanno parte del consiglio di fabbrica, hanno fatto pervenire alla direzione una lettera con la propria versione dei fatti, giustificando la manomissione degli impianti con la necessità di ridurre ì ritmi di lavoro, ritenuti eccessivi. Il 30 settembre i due sono stati licenziati». Secondo 1 difensori dei dipendenti, avvocati Regolino e Baccioli, «non sarà facile stabilire chi ha ragione. L'udienza è fissata per l'8 febbraio e neppure a tale data si avrà una decisione. Nel frattempo II Fabio e il Tonnarella resteranno disoccupati con un danno irreparabile». I due legali chiedono che nel frattempo il pretore disponga la riassunzione. Invitano il magistrato a disporre «una ispezione nell'ambiente di lavoro diretta ad accertare la presenza di anidride carbonica in quantità estremamente rilevante, di odori di caffè che producono giramenti di testa e di altre polveri nocive, tutte condizioni che unite all'alta rumorosità, rendono impossibile la continuità dei ritmi imposti. Una riduzione di velocità simile a quella effettuata dai due dipendenti — dicono 1 due legali — corrisponde alla necessità di tutelare l'integrità fisica dei lavoratori e comunque di esplicare l'attività lavorativa in condizioni non disumane».

Persone citate: Baccioli, Calogero Fabio, Calogero Tannarella Rendanolla, Jorio, Jorio ? Calogero Fabio, Lavazza, Ponzetto

Luoghi citati: Torino