Comunicato libico di Renzo Villare

Comunicato libico Comunicato libico (Segue dalla 1" pagina) Libia ha calcolato la percentuale sul vecchio capitale, mentre va calcolata sul capitale sociale dopo l'emissione delle nuove azioni. Questa la parte tecnica del comunicato libico: 1) «In rappresentanza della Repubblica Araba di Libia la Lybian Arab Foreign Bank partecipa per il 10 per cento al capitale del gruppo Fiat con l'aumento dell'attuale capitale nella stessa percentuale, per un valore di 180 miliardi di lire italiane equivalenti a 62 milioni di dinari libici, compreso l'aumento di emissione. Questa partecipazione rappresenta 30 milioni di azioni ordinarie e privilegiate». (.2) La Lybian Arab Foreign Bank concede un prestito al Gruppo Fiat suddiviso in due parti: la prima parte in lire italiane rappresenta un prestito di 90 miliardi di lire (circa 31 milioni di dinari libici) ad un interesse annuo del 9,5 per cento. Questo prestito può essere trasformato in una nuova partecipazione alla società per il 5 per cento del capitale ciò che rappre- senta 15 milioni di azioni ordinarie e privilegiate, se la Repubblica Araba di Libia non desidererà trasformare il prestito in cinque rate uguali (che dovranno essere restituite dalla Fiat alla Banca di Libia, n.d.r.). «La seconda parte in dollari americani per un valore di 90 miliardi di lire (circa 31 milioni di dinari libici) per un interesse superiore di un quarto per cento all'interesse corrente nelle banche londinesi. Questo prestito sarà restituito in otto ratei annui uguali. «In base a questo accordo — conclude il comunicato nell'illustrare la tecnica dell'operazione — la Repubblica Araba di Libia possiederà il 10 per cento dell'attuale capitale del Gruppo Fiat e questa partecipazione potrà essere aumentata al 15 per cento. La Repubblica Araba di Libia avrà diritto a due posti nel Consiglio di amministrazione della società madre ed uno nel suo Comitato esecutivo); Ed ecco i punti da chiarire. 11 primo si riferisce alla percentuale di partecipazione al Gruppo Fiat da parte della Banca di Libia, quale risulterà al termine della prima e della seconda fase dell'aumento di capitale. Il comunicato del ministero del Tesoro libico parla, infatti, di percentuali rispettivamente, del 10 per cento dopo la prima tranche e di un altro 5 per cento dopo la seconda tranche (qualora quest'ultima venga effettuata) per un totale del 15 per cento. In effetti 30 milioni di azioni sul nuovo capitale che sarà rappresentato non più da 300, ma da 330 milioni di azioni (300 attuali più 30 nuove) corrisponde ad una percentuale del 9,09 per cento. Per la seconda tranche (derivante dalla conversione del prestito obbligazionario) i 15 milioni di nuove azioni rapportate al capitale di 330 milioni di azioni rappresentano il 4,54 per cento. Sommando le due percentuali (9,09 e 4,54) si ottiene una percentuale globale del 13,63 per cento che costituisce la partecipazione complessiva della Libia nella Fiat. Il secondo punto da chiarire riguarda la conversione in azioni del prestito obbligazionario. Effettivamente, qualora il nuovo azionista non intendesse convertire le obbligazioni in azioni (non realizzando la seconda fase di aumento del capitale e rimanendo, quindi, con una partecipazione del 9,09 per cento), il prestito dovrebbe essere rimborsato in 5 rate annuali a partire dal 31 dicembre 1982. Si ricorda — a questo proposito — che la conversione in azioni dovrà essere effettuata nel periodo giugno 1978-giugno 1982. Il terzo punto riguarda, infine, il cosiddetto «Libor» che è l'interesse corrente e variabile di giorno in giorno nell'interscambio fra banche inglesi e non è quindi l'interesse corrente, cioè quello che viene corrisposto dai privati sui prestiti bancari. Renzo Villare

Persone citate: Arab

Luoghi citati: Libia