Strauss: quasi la pace con la "Cdu,, di Kohl di Tito Sansa

Strauss: quasi la pace con la "Cdu,, di Kohl Dopo la rottura di quindici giorni fa Strauss: quasi la pace con la "Cdu,, di Kohl (Dal nostro corrispondente) Bonn, 3 dicembre. La confusione nelle file del partito democristiano di Helmut Kohl e di quello cristiano-sociale di Franz Josef Strauss è aumentata. Riuniti oggi per altre cinque ore a Bonn, i maggiorenti dei due partiti (cinque per parte) hanno discusso a fondo la possibilità di marciare insieme, ma non hanno raggiunto un accordo salvo che su un laconico comunicato il quale «non esclude la possibilità di continuare la collaborazione in un'unica frazione parlamentare ». Strauss, paonazzo in volto (segno che aveva gridato fino a quel momento) ha aggiunto che il comunicato è stato concordato «fino al¬ l'ultima virgola». Ciò ha dato spazio all'ipotesi che — dopo tanto rumore — il divorzio tra i due partiti non verrà ratificato. Le speranze sono contenute nel comunicato stesso, nel quale è detto che i negoziati continueranno lunedì mattina, e da dichiarazioni di partecipanti i quali hanno detto che «le cose sono in movimento». Due ore più tardi, tuttavia, appena rientrato a Monaco di Baviera, Franz Josef Strauss si è distanziato dal comunicato congiunto e dalla propria dichiarazione sull'accordo «fino all'ultima virgola», dicendo ai giornalisti che «la possibilità di una non collaborazione non è esclusa». Tutto torna pertan- \ to, come prima, nell'incertezza. In Baviera, dove nei giorni scorsi ci sono state alcune defezioni dalle file straussiane e tre federazioni regionali hanno chiesto la convocazione di un congresso straordinario del partito cristiano-sociale (il che dovrà avvenire entro sei settinane), si ritiene «altamente improbabile» che Strauss e i suoi «divorzisti» si rimangino la decisione di rompere con i democristiani, presa due settimane fa, e che vogliano ricostituire il gruppo parlamentare con i democristiani. Si parla (ne hanno accennato anche alcuni giornali) di un tentativo di compromesso consistente nella collaborazione tra i due partiti nell'attesa che una frattura analoga avvenga anche all'interno della socialdemocrazia. Contro la rottura sono soprattutto i democristiani di I Kohl, i quali peraltro fanno j pendere sul capo degli strausj siani la spada di Damocle deli l'estensione del loro partito nella Baviera, alla quale corrisponderebbe come conseguenza naturale lo straripamento degli straussiani nelle I altre regioni della Germania | Federale. Non tanto per questioni di principio quanto per motivi personali, molti deputati, tanto dell'uno quanto dell'altro partito, sono contrari a dividersi l'elettorato conservatore su tutto il territorio della Repubblica Federale. Molti deputati straussiani sanno che perderebbero il loro seggio (a favore di un democristiano) in Baviera, molti deputati di Kohl hanno il medesimo timore, sanno che in alcune circoscrizioni il candidato di Strauss raccoglierebbe i voti degli «ultra» di destra. Per questo la base, formata dai deputati senza nome, insiste perché si eviti la rottura. Tito Sansa

Persone citate: Franz Josef Strauss, Helmut Kohl, Kohl, Strauss

Luoghi citati: Baviera, Bonn, Germania, Monaco Di Baviera