Un biglietto per Zoff costa centomila lire di Bruno Bernardi

Un biglietto per Zoff costa centomila lire Un biglietto per Zoff costa centomila lire Anche i giocatori cercano invano i tagliandi - Un "bagarino" ha fatto l'offerta al portiere bianconero per un posto in tribuna Continua la disperata e affannosa caccia al biglietto per II ■ superderby » da parte dei ritardatari e I bagarini stanno realizzando affari d'oro. Una signora, d'origine tedesca, protestava ieri pomel-,'iglo, nella sede della Juventus, pur questo fenomeno tipicamente italiano che, però, è ormai In uso anche in altre nazioni europee. I prezzi hanno raggiunto quotazionirecord, inflazionistiche. In Galleria San Federico un bagarino ha offerto a Zoff una « tribuna centrale » a centomila lire, dicendogli che se ne avesse acquistate un paio gli avrebbe fatto lo sconto: 180 mila lire. Anche per I tagliandi di curva a borsa nera le quotazioni oscillano dalle 10 alle 15 mila lire e sembrano destinate a salire con l'approssimarsi della partita. Allo stadio domani I botteghini resteranno chiusi: i cancelli, Invece, s'apriranno a mezzogiorno. Le due squadre, intanto, stanno mettendo a punto la preparazione per un derby che farà epoca. Ieri Il sole bruciava ma il vento tirava schiaffi gelidi e i giocatori della Juventus, tranne Gentile che ha provato a calciare con esito soddisfacente, sono rimasti negli spogliatoi concedendosi un po' di relax. Trapattoni ne ha approfittato per chiacchierare con i bianconeri, sondare i loro umori. « Non c'è tensione ma neppure distensione totale — ha detto il trainer —. E' importante trovare l'equilibrio Ira la concentrazione e il giusto grado di serenità, consapevoli del valore degli avversari che, come noi, sono su di giri. Non si deve andare in tilt per una partila di calcio, anche se molto importante come la prossima. L'ho preparata come se si dovesse incontrare il Catanzaro, lo sono un debuttante nel derby torinese ma ne ho vissuti, come giocatore e come allenatore, una ventina a Milano. Non mi spaventa l'effetto di questa "stracittadina" torinese che ricorda i grandi derby milanesi, quando Milan e Inter erano ai vertici dei valori nazionali e Internazionali come lo sono attualmente Juventus e Torino ». — C'è una tradizione avversa alla Juventus che non vince da tre anni ed ha perso gli ultimi tre confronti diretti con i granata. Pensa sia il momento buono per sfatarla? • Con questo Torino che ha vinto spesso, a noi basterebbe anche non perdere — ha risposto Trapattoni —: naturalmente faremo del nostro meglio per imporcl, anche se sappiamo che la squadra granata è agonisticamente e tecnicamente molto valida ». Trapattoni farà sostenere stamane l'ultimo allenamento, prima di andare in ritiro a Villar Porosa: la seduta servirà a verificare le condizioni di Gentile. Il difensore è ottimista cosi come lo è Trapattoni Il quale, però, tiene in preallarme Marchetti per un posto In panchina accanto a Spinosi, nell'eventualità, remota, che Gentile non garantisse la massima efficienza: diversamente il »n. 14» sarà Gori. Trapattoni, inoltre, non crede che Radice utilizzi la formula del «tre stopper» ma impieghi Butti a centrocampo per non modificare la linea tattica. Sul fronte granata (la società, proprio Ieri, ha festeggiato I settant'anni della sua fondazione), Radice non ha ancora sciolto il dubbio Santin o Butti anche se la prima soluzione sembra la più probabile. L'infermeria ha dei clienti ma saranno tutti recuperati: le condizioni di Claudio Sala [gambe indolenzite), di Pulici (contusione alla schiena) e di Graziani (contusione a un ginocchio) non preoccupano Radice ». L'unica marcatura certa è quella di Mozzini su Bettega. Lo stopper, che domenica scorsa ha annullato Savoldi, uno dei due capocannonieri del torneo, è pronto a misurarsi con > Bobby-gol » nell'ennesimo duello. Mozzini aveva già incontrato Bettega quando militava ! nel ragazzi della Reggiana, poi nella « Primavera » del Torino e diverse volte In serie A. • Bettega non ha bisogno di presentazioni — fa Mozzini —: è forte e non è mai stato cosi in forma. Se non segna lui ci pensa Boninsegna. Ecco, l'ex interista è proprio l'uomo in più che ha la Juventus rispetto alla scorsa stagione. I bianconeri, senza la regìa di Capello, hanno anche cambiato gioco, fanno leva sul ritmo, corrono tutti e, sinora, hanno sempre vìnto. Per noi è assolutamente vietato perdere e punteremo sul ritmo e sul pressing ». Bruno Bernardi

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