Lo scandalo Arias chiesti 4 anni per l'ex direttore

Lo scandalo Arias chiesti 4 anni per l'ex direttore Lo scandalo Arias chiesti 4 anni per l'ex direttore (Dalla redazione romana) Roma, 1 dicembre. Al termine della sua requisitoria il pubblico ministero Franco Plotino ha oggi chiesto la condanna di Ennio Chiatante, ex direttore generale dell'Anas a 4 anni di carcere e 800 mila lire di multa. Tre anni di prigione e 600 mila lire sono stati invocati per Nicola Chiatante, figlio di Ennio, e due anni e sei mesi (più mezzo milione di multa) per gli ingegneri Andrea Fini e Luigi Agostinelli. Le pene accessorie sono l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni ai due Chiatante e per due anni agli ingegneri. Gli imputati, comparsi in giudizio davanti ai magistrati della terza sezione penale (presidente Giuseppe Volpari), sono coinvolti nello scandalo delle cosiddette aste truccate dell'Azienda nazionale autonoma strade statali. I fatti risalgono al periodo iiiiiiiiiiimiiiiiiiiimiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiii 1968-1970. Ennio Chiatante è accusato di avere, come direttore dell'Anas, partecipato e votato nelle riunioni del consiglio di amministrazione dell'ente in cui fu deliberato di assegnare ai figlio Nicola, ad Agostinelli e Fini, proget tazioni di lavori stradali in appalto. Le somme liquidate dall'azienda sfiorarono i 900 milioni di lire. Nella requisitoria il p.m. dopo aver ricordato che per i fatti in questione comparvero davanti la Commissione parlamentare inquirente gli ex ministri dei Lavori pubblici Lorenzo Natali (de) e Giacomo Mancini (psi), in seguito prosciolti, ha affermato che — senza dubbio — l'Anas violò la legge assegnando gli incarichi a liberi professionisti quando la norma lo prevedeva solo in casi eccezionali. Il dott. Plotino non ha risparmiato un severo giudizio sui lavori dell'Inquirente per le conclusioni alle quali giunse quando ritenne di non dover procedere contro i ministri. Dure accuse sono state rivolte ad Ennio Chiatante che, come responsabile dell'Anas, non seguì le disposizioni del Consiglio di Stato e fece, insieme con il consiglio di amministrazione, le sue indicazioni senza neppure preoccuparsi di conoscere quali fossero i preventivi di spesa. « E' nel quadro di queste sistematiche violazioni di legge — ha affermato il p. m. — che va collocata la posizione di Ennio Chiatante».

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