Industriale rapito: i banditi gli tendono un agguato mentre rincasa dalla ditta di Claudio Giacchino

Industriale rapito: i banditi gli tendono un agguato mentre rincasa dalla ditta E' il titolare della "Usa Express,, di corso Pastrengo a Collegno Industriale rapito: i banditi gli tendono un agguato mentre rincasa dalla ditta La sua vita: dal piccolo stabilimento fondato dal padre in 10 anni si è sviluppata una grossa industria di casalinghi e forniture per l'esercito Un noto Industriale, titolare di una fabbrica di Collegno, è stato rapito ieri sera alle 18,45 mentre in auto stava rientrando a casa a Torino. E' Romano Rosso, 46 anni, proprietario della lisa Express (Industria laminazione stampaggio alluminio) di corso Pastrengo 46, sposato e padre di tre Agli, residente in corso Alberto Picco 35. La sua auto con i fari accesi, è stata trovata abbandonata in via del Bracco, a Collegno, una strada buia e stret¬ ta. Sul fianco della vettura, una evidente strisciata; sull'asfalto, i segni di una frenata. L'allarme è stato dato poco prima delle 19 da un dipendente del Rosso che aveva trovato l'auto e si era insospettito. L'uomo, Stefano Odoberto, 42 anni, abitante a Torino in corso XI febbraio 17, è corso dai carabinieri di Collegno, la cui caserma si trova a meno di 500 metri da via del Brucco. Subito sono scattate le ricerche. Sul posto si sono recati il comandante del gruppo carabi¬ nieri col. Calabrese, 11 maggiore Ruggerl, il capitano Calisti. Romano Rosso era uscito dalla fabbrica poco dopo le 18,30. « E' un abitudinario — dicono 1 familiari — usciva sempre Ira le 18,30 e le 19, mai prima, mai dopo ». E' una circostanza che pub aver favorito i rapitori. Sulla sua Renault R 16 TL grigia metalizzata l'industriale ha imboccato via del Brucco, una strada buia che costeggia il cimitero di Collegno all'estrema periferia della cittadina. Al centro c'è una doppia fila di alberi che fa da spartitraffico. E' probabile che 1 banditi abbiano posto un ostacolo davanti alla Renault, forse un'altra macchina. Romano Rosso ha frenato, ma non ha potuto evitare lo scontro (c'è un segno sulla carrozzeria). Fra il momento del sequestro e l'allarme non dev'essere passato molto tempo: i banditi evidentemente avevano già previsto come fuggire. Chi è Romano Rosso? E' conosciuto come un capace industriale che ha saputo sviluppare l'atti¬ vità ereditata dal padre, fondatore della lisa Express. L'azienda, che ha un centinaio di dipendenti ed è modernamente attrezzata, produce posaterie, casalinghi, minuterie metalliche in alluminio. La fabbrica fornisce anche l'esercito italiano di gavette, bottoni, gradi metallici. Negli anni a cavallo del '60 ha esportato all'estero pentole a pressione e caffettiere. I prodotti dell'Usa sono giunti fino in Australia. Un fratello del rapito, Renato, è titolare della Rosso e C. di Grugnisco, una fiorente azienda di macchine utensili. Nel febbraio del '73 era stato ricattato da un dipendente: « O ci dai 50 milioni o daremo alla concorrenza la borsa di importanti documenti con i piani di fabbricazione di nuove macchine che ti abbiamo rubato ». I carabinieri avevano arrestato i colpevoli. L'industriale rapito abita in una elegante palazzina di corso Alberto Ficco 35, sulla collina. Particolare curioso: la casa è a meno di 500 metri da quella del piccolo Pietro Garis (sequestrato un anno fa) e dell'impresario edile Adriano Ruscalla, ancora in mano ai banditi. Il Rosso è sposato con una maestra elementare, Piera, 44 anni, ed ha tre figli: Roberto, 17 anni, e le gemelle Maria Teresa e Antonella, di 13 anni. La famiglia, molto unita, ha una villa al mare, ad Alasslo. Ieri sera, quando i carabinieri hanno avvertito che vi era il fondato sospetto di un rapimento, la signora Piera ha avuto una crisi di pianto irrefrenabile. Non ha voluto vedere altri che 1 figli. In serata sono giunti numerosi parenti: 11 fratello dell'industriale, la cognata. Nella casa è entrato anche 11 notaio Fioroni che cura gli interessi della famiglia. Romano Rosso ha sempre avuto la passione delle auto. Negli Anni Sessanta ha partecipato a numerosi « rally ». Recentemente, durante il Salone dell'auto, una «Rolls-Royce» (prezzo 60 milioni) sarebbe stata venduta a un industriale torinese: secondo una voce non confermata l'acquirente sarebbe proprio il Rosso. Questo fatto, riportato a suo tempo dai giornali, potrebbe aver fornito una pista ai rapitori, indirizzandoli su una persona In grado di pagare un riscatto sostanzioso. Secondo gli amici del Rosso, l'industriale, pur essendo persona Indubbiamente a mezzi, non sarebbe in grado di far fronte al pagamento di una grossa cifra. Servizio di: Gianni Bisio, Renato Romanelli, Claudio Giacchino

Luoghi citati: Alasslo, Australia, Collegno, Torino, Usa