Radicali fanno abortire una donna in via Giulio

Radicali fanno abortire una donna in via Giulio Radicali fanno abortire una donna in via Giulio L'ex manicomio di via Giulio, occupato da dieci giorni da militanti del partito radicale, ha ospitate ieri pomeriggio un consultorio organizzato da Cisa, Fuori, Collettivo femminista d'informazione sessuale e Collettivo droga. E' seguito un Intervento d'aborto, preannunciato con un telegramma al sindaco Novelli e alla giunta comunale. Nessuno s'è fatto vedere, né gli amministratori, né la polizia, né la magistratura. Al termine, il partito radicale ha deciso di interrompere l'occu| pazione del locali, perché lo sco\ po, a parere dei militanti, è stato | raggiunto. Che cosa si riprometI tevano? « Volevamo impegnare l'amministrazione comunale ad esprimersi sulle nostre iniziative — spiega Adelaide Aglietta Rocca, segretaria nazionale del pr —. La risposta è stato il silenzio. Questo significa che il Comune è I stato costretto ad accettare che gli interventi ebortivi avvengano in consultori pubblici, eseguiti da personale paramedico ». Ieri pomeriggio, nei freddi e umidi locali dell'ex manicomio, si | sono riunite circa duecento perj sene, In maggioranza donne, per partecipare al consultorio di eduI cazione sessuale. Alcune hanno ! chiesto di mettersi in lista per sctioporsi ad aborto. L'equipe del I Cìsa ha attrezzato un locale (rij scaldamento, lettino, coperte, acqua) per effettuare tre Interventi I su altrettante donne consenzienti. I II primo, su una parrucchiera j di 18 anni, nubile, è durato circa | 30 minuti. Gli altri non sono stati eseguiti perché le due donne doI vranno essere sottoposte ad ulte! riori accertamenti medici. « Con ! tale gesto — si legge In un comu! nicato del pr — intendiamo ribadire il nostro impegno di lotta per l'aborto libero, gratuito, assij stilo, scelto liberamente dalla ! donna interessata ».

Persone citate: Adelaide Aglietta, Collettivo