Un commando armato rapina gli elenchi dei dirigenti Fiat

Un commando armato rapina gli elenchi dei dirigenti Fiat Nella sede di via Carlo Alberto Un commando armato rapina gli elenchi dei dirigenti Fiat Hanno chiuso gli impiegati nel bagno sotto la minaccia delle armi e vuotato gii scaffali - L'azione rivendicata da "Prima linea" Un commando, composto da tre uomini e due donne armati di pistola, ha fatto Irruzione lunedi mattina nella sede del Gruppo dirigenti Fiat In via Carlo Alberto 61. Dopo aver chiuso sette Impiegati nello stanzino da bagno, hanno portato via gli armadietti metallici dove venivano custodite le deleghe dei mille soci all'azienda per 11 versamento della quota sociale. L'azione è .stata rivendicata, In un volantino diffuso poche ore più tardi, da un nuovo gruppo estremlsta, « Prima linea ». Mancano pochi minuti alle 12. Gli uffici al terzo piano dello stabile ospitano, oltre all'associazione culturale dei dirigenti, la so- i cietà per il traforo del Gran San Bernardo. Si spalanca la porta | d'ingresso, irrompono 5 giovani i a volto scoperto, armi in pugno. I Le due ragazze si fermano nell'entrata, i complici spalancano le porte di tutte le stanze e ordinano agli occupanti (cinque impiegati del gruppo dirigenti e della società per il traforo, un addetto alle pulizie e un visitatore) di uscire e raccogliersi nell'atrio. Quello che coordina l'azione del commando intima: « Vogliamo le schede con i nomi dei soci ». Uno degli ostaggi risponde: « Non ne sappiamo nulla, non c'è il responsabile ». Gli estremisti non Insistono, costringono 11^ gruppo ad entrare nel bagno e chiudono la porta a chiave. Poi frugano i locali Ano a che non trovano gli armadietti metallici che contengono i fascicoli con le deleghe dei soci all'azienda per le trattenute della quota sociale. Li prendono e fuggono dopo aver chiuso la porta d'Ingresso. Prima di uscire dall'androne, si sbarazzano delle chiavi. Le troverà poco più tardi un fattorino. Nel pomeriggio viene diffuso 11 volantino in cui il gruppo « Prima linea » si accolla la responsabilità del gesto. « Non siamo — viene specificato nel documento — emanazione di altre organizzazioni armate, come Brigate Rosse o Nap, ma l'unione di gruppi guerriglieri che hanno sino ad ora operato sotto sigle diverse con lo scopo di creare ed organizzare il potere proletario armato ». Il cor-mando costituirebbe il « Terzo gruppo di fuoco di Torino ». L'atto terroristico è stato commentato con sdegno da tutte le organizzazioni politiche e sindacali. Il Gruppo dirigenti Fiat « il cui impegno democratico e sociale è noto, condanna questo grave atto di intimidazione da parte di sconosciuti che, ancora una volta, intendono turbare l'ordine I pubblico ». Solidarietà da parte dell'Associazione dirigenti aziende industriali che « deplora vivamente l'attacco portato a termine da ignoti ». * Quattro persone mascherate hanno fatto irruzione, nella notte fra domenica e lunedi, nel bar di Mario Boi tallo, 40 anni, via Breglio 15. Uno imbracciava un fucile a canne mozze, gli altri stringevano pistole a tamburo. « Fermi tutti », hanno gridato al titolare e ai sei clienti che stavano per uscire. Ricorda Mario Bottallo: « I nostri orologi, gioielli, portafogli e accendini sono finiti nelle loro tasche. Poi hanno ripulito la cassa. Sono scappati con un'auto della quale nessuno di noi è riuscito a leggere la larga ».

Persone citate: Mario Boi, Mario Bottallo

Luoghi citati: Torino