Paolo VI: ultimatum al "ribelle,, Lefebvre

Paolo VI: ultimatum al "ribelle,, Lefebvre Paolo VI: ultimatum al "ribelle,, Lefebvre Città del Vaticano, 30 nov. (f.p.) Con una convocazione straordinaria dei giornalisti, il Vaticano ha reso noto oggi il testo della lettera che Paolo VI ha inviato all'arcivescovo ribelle monsignor Marcel Lefebvre l'il ottobre. Sembrano profilarsi i prodromi di una scomunica all'arcivescovo francese, già sospeso a divinis nello scorso mese di luglio. La lettera del pontefice, oggi resa nota con procedura d'urgenza, enuncia le condizioni che si richiedono per un perdono: una pubblica dichiarazione nella quale asserisca: 1 ) aperta adesione a tutti i testi del Concilio Vaticano II; 2) l'accoglimento delle decisioni del papa; 3) l'accettazione delle disposizioni del diritto canonico; 4) la cessazione delle accuse personali contro il pontefice ed i suoi collaboratori; 5) il rispetto della re¬ sponsabilità dei vescovi nelle loro diocesi; 6) l'astensione da iniziative che siano contrarie alla sua pubblica dichiarazione; 7) rimettere nelle mani del papa la responsabilità dei propri seminari. Paolo VI, dal canto suo. si dice pronto a promuovere le vocazioni sacerdotali autentiche, nel rispetto delle esigenze dottrinali, disciplinari e pastorali della Chiesa, e promette una amnistia: «I seminaristi illecitamente ordinati — afferma — potranno ottenere l'assoluzione dalle sanzioni in cui sono incorsi. Quanto alle fondazioni, istituzioni e priorati creati in diversi luoghi da monsignor Lefebvre la loro sopravvivenza, organizzazione ed apostolato saranno subordinati, come è normale in tutta la Chiesa cattolica, ad un accordo che dovrà essere stabilito, caso per caso, con l'ordinario del luogo».

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