Era senza patente il meccanico che ha falciato 15 bersaglieri

Era senza patente il meccanico che ha falciato 15 bersaglieri In carcere per omicidio colposo plurimo Era senza patente il meccanico che ha falciato 15 bersaglieri (Dal nostro corrispondente) Cagliari, 27 novembre. (m.g.) Sono sensibilmente migliorate le condizioni dei tredici bersaglieri rimasti fe-1 riti nell'incidente accaduto ieri a Teulada e nel quale han-1 no perso la vita un sottotenente dei bersaglieri ed altri quattro soldati. Qualche preoccupazione rimane per Paolo Canali, ricoverato nella divisione di neurochirurgia dell'ospedale di Cagliari. I medici sperano di sciogliere entro poche ore la prognosi anche ai feriti ricoverati all'ospedale di Carbonia e al centro traumatologico dell'Inail di Iglesias. I nomi: caporale Roberto Giorgi, fratture agli arti; bersagliere Giuseppe Costa, trauma addominale e stato di choc (prognosi riservata); Giuseppe Spina, fratture agli arti; Pietro Stefano, fratture; Giuseppe Bruno, fratture esposte dell'omero e del femore sinistri (prognosi riservata); Pier Luigi Zibra, frat- ture; Ludovico Bulgarelli, contusioni. Tutti questi sono ricoverati all'ospedale di Carbonia. Ad Iglesias sono: Carmelo D'Albora, fratture, lesioni e trauma; Ciro Vanacore, fratture; Angelo Miele, contusioni alla colonna cervicale e ad un rene (prognosi riservata); Martino Gislaghi, politraumatizzato (prognosi riservata); Sergio Fiornai, fratture. Il conducente dell'«Alfa GT» rossa che si è abbattuta sulla colonna dei bersaglieri, Gian Paolo Ledda, meccanico, di Teulada, è stato rinchiuso nel carcere di Cagliari: ha riportato leggere ferite ed ora è detenuto per omicidio colposo plurimo. Sull'auto che guidava (e che non era di sua proprietà) è stata trovata una pistola, sembra non detenuta legalmente. Ledda era sprovvisto di patente: il documento gli sarebbe stato sequestrato anni fa, su decreto del prefetto di Cagliari, perché il giovane era rimasto coinvolto in un altro incidente stradale. Ledda era in possesso, praticamente, del solo foglio rosa peraltro scaduto. L'auto apparteneva ad un cliente: il meccanico l'aveva riparata e aveva anche maggiorato la potenza del motore. Le salme del sottotenente Michele Raffa, di Siracusa, del caporale Fabrizio Righini, di Reggio Emilia e dei bersaglieri Giancarlo Pavan, di Verona, Ciro Dercenno, di Napoli ed Ercole Quinto, pure di Napoli, hanno ricevuto l'omaggio delle maggiori autorità militari e civili e dei commilitoni del Centro addestramento unità corazzate.