Una "tre giorni,, di teatro e cultura

Una "tre giorni,, di teatro e cultura È stata organizzata dallo Stabile di Torino Una "tre giorni,, di teatro e cultura Si terrà l'8, 9 e 10 dicembre - Una tessera (2000 lire, mille per i giovani) consentirà di assistere a trentacinque manifestazioni - In programma recite, mostre, spettacoli e dibattiti vari Lo Stabile è in crisi? Può darsi, non sarebbe la prima volta che naviga in un mare di guai, ma è la prima volta che reagisce alle difficoltà con una prova di ottimismo e di fiducia che già significa che la crisi non è poi così grave. Ecco infatti lo Stabile presentarsi, o ripresentarsi, ai torinesi che non lo conoscono, o lo conoscono male, o addirittura ne diffidano, con una serie di manifestazioni che si propongono di coinvolgere la città in una «tre giorni» di teatro e di cultura, di stimolarne la curiosità, di ridestarne l'interesse. E' un grosso sforzo, e anche rischioso (ma forse più utile, certamente meno ambiguo, dei lamenti, delle richieste di aiuto, o di elemosina, delle drammatiche dichiarazioni dì fallimento) e lo Stabile intende compierlo per richiamare a sé non solo il suo vecchio pubblico — un pubblico che, nonostante i tradimenti e le delusioni, gli è in fondo ancora fedele — ma anche un pubblico nuovo: di giovani soprattutto, e poi di gente che mai o raramente si accosta al teatro, I prezzi sono alti? Ebbene, lo Stabile offre per tre giorni — 8, 9 e 10 dicembre — una tessera del costo di duemila lir? (mille per i giovani) che consentirà di assistere a trentacinque manifestazioni di ogni genere: spettacoli, mostre, dibattiti, incontri, seminari, letture. Anzi per la maggior parte di queste manifestazioni non occorrerà nemmeno la tessera: l'ingresso sarà gratuito e libero a tutti. La tessera servirà soltanto per gli spettacoli all'Alfieri, al Gobetti e in altri luoghi, teatrali e non, del centro e dei quartieri, spettacoli che cominceranno già nella mattinata di mercoledì 8 dicembre e proseguiranno per tutto il pomeriggio e la sera dello stesso giorno e dei due giorni seguenti. Un primo elenco di questi spettacoli, dei quali nei prossimi giorni saranno annunciati orari e programmi dettagliati? Eccolo: le tre commedie di Sternheim che lo Stabile presenta in un'unica rap¬ presentazione con il titolo L'eroe borghese, ma che per l'occasione saranno date separatamente; Nathan il saggio di Lessing, La religione del profitto di Sermonti, Cervantes, Offerta speciale, tutte produzioni del «Gruppo» dello Stabile; L'ingiustizia assoluta nell'edizione del «Teatro con i ragazzi»; La fantesca di Della Porta dello Stabile di Bolzano che nel pomeriggio di mercoledì darà l'ultima sua recita; Il mandato di Erdman che il Gruppo Della Rocca presenterà all'Alfieri da giovedì sera; Rosmunda con Paolo Poli che aprirà al Gobetti il suo ciclo di rappresentazioni la sera di venerdì 10 dicembre. A tutto questo va aggiunto: un seminario con Claude Evrard a villa Amoretti, letture di Gualtiero Rizzi al museo Egizio, un'esposizione di costumi e scenografie nell'ex chiesa di Canta Cristina, incontri, assemblee e dibattiti — oltre che spettacoli — nelle scuole, all'Università, nei quartieri e nei luoghi di lavoro; le assemblee-spettacolo alla Galleria d'arte moderna, un incontro al Gobetti con tutti i direttori degli Stabili italiani, e altre manifestazioni ancora, per ciascuna delle quali ogni dipendente dello Stabile si è offerto di predisporre e seguire l'organizzazione. E' anche questo sforzo concorde di tutti i lavoratori dello Stabile che dà un accento particolare alla «tre giorni» come glielo dà il fatto che la manifestazione avrà il sostegno del IV Dipartimento del Comune, cioè degli Assessorati alla cultura, all'istruzione e ai problemi della gioventù. Insomma, una città cerca di scuotersi di dosso un torpore che non è solo teatrale, un'istituzione come lo Stabile cerca di darsi un nuovo e più credibile volto, e con una volontà unitaria che dovrebbe dare ì suoi frutti anche prima dell'inizio della «tre giorni»: già per il 3, il 6 e il 7 dicembre si annunciano tre rappresentazioni straordinarie dell'Eroe borghese. Alberto Blandi

Luoghi citati: Bolzano, Torino