I socialisti d'Europa

I socialisti d'Europa I lavori dell'Internazionale a Ginevra I socialisti d'Europa Intervento di Saragat sull'ipotesi dei comunisti italiani nel governo (Nostro servizio particolare) Ginevra, 27 novembre. I lavori del XIII Congresso dell'Internazionale socialista sono proseguiti oggi con un altro dibattito sul tema «Verso un nuovo ordine economico nel mondo». Per la delegazione del psdi ha parlato Giuseppe Saragat: dopo essersi soffermato sui problemi economico-finanziari del «Terzo Mondo», l'ex presidente della Repubblica ha concluso il suo intervento con un importante accenno alla politica interna italiana, richiamando, in particolare, l'attenzione dei rappresentanti dei partiti socialisti europei sulle ripercussioni nel mondo di un'eventuale partecipazione del pei al governo. L'oratore, che parlava in francese, ha rilevato che «il comunismo temperato dal buon senso e da una larga dose di spirito democratico, come è appunto quello italiano non costituisce un ostacolo insormontabile e, cioè, suscet Ubile di impedire la presenza del pei nell'esecutivo». Secondo Saragat, l'essenziale è che i partners della coalizione governativa si mostrino assai forti perché possano essere conservati i caratteri di un» vera democrazia. A questo punto, ha sottolineato che «la principale incognita risiede più che altro nel comportamento dell'Unione Sovietica»: come reagirebbero, si è chiesto, i dirigenti del Cremlino all'ingresso dei comunisti italiani nel governo? Si comporterebbero come fecero nei confronti dell'Ungheria e Cecoslovacchia o, per citare un esempio, assumerebbero un atteggiamento analogo a quello seguito nei riguardi del Portogallo dopo la caduta del regime di Caetano? Saragat ha fatto capire che senza il coraggio di Soares, la. lealtà dell'esercito e gli aiuti degli Stati Uniti e dell'Europa comunitaria il Portogallo sarebbe probabilmente un satellite russo sul fronte dell'Alleanza atlantica. «E' vero che i comunisti italiani — ha proseguito — non sono i comunisti portoghesi, ma è pure vero che tutto il mondo conosce le inquietudini di Tito per l'avvenire della Jugoslavia». Come rimediare a tali incertezze? Secondo Saragat occorre riconfermare la nostra adesione all'Alleanza atlantica e rafforzare in modo adeguato le posizioni dei due partiti socialisti italiani. Soltanto a queste condizioni, ha concluso, si potrà guardare con fiducia all'eventuale partecipazione del pei al governo italiano. Interpellato sul futuro del Portogallo, Soares ha dichiarato ai giornalisti: «Mi auguro che l'Internazionale socialista estenda a tutto il mondo la solidarietà accordata al partito socialista portoghese e alla democrazia portoghese che sono alle prese con le mire egemoniche del partito comunista di Cunhal. Sono comunque convinto che il suo nuovo presidente Brandt trasformerà l'Internazionale in un efficace strumento per la salvaguardia della democrazia». In serata è cominciato a Ginevra il dibattito sul «dopoHelsinki». j ^

Persone citate: Brandt, Cunhal, Giuseppe Saragat, Saragat, Soares