Giornali: niente aumento solo sussidi e elemosine

Giornali: niente aumento solo sussidi e elemosine Un inatteso rifiuto del governo Giornali: niente aumento solo sussidi e elemosine Si riconosce che i motivi per portare il prezzo a 200 lire erano validi, ma l'imbroglio della scala mobile lo impedisce - Agevolazioni su prezzi della carta, telefono e costi di distribuzione (Dalla redazione romana) Roma, 26 novembre. I giornali non aumenteranno da 150 a 200 lire. Per gli editori sono previste invece agevolazioni sul prezzo della carta, sulle tariffe telefoniche e sui costi di distribuzione. Il prezzo della carta sarà soggetto al controllo del Cip (Comitato interministeriale prezzi). Questa la sintesi delle conclusioni cui è giunta la riunione interministeriale sui problemi dell'editoria. Vi hanno partecipato il presidente del Consiglio Andreotti, i ministri Donat - Cattin (Industria), Pandolfl (Finanze), Stammati (Tesoro) e Vittorino Colombo (Poste e Telecomunicazioni), i sottosegretari alla presidenza Evangelisti e Arnaud. La richiesta degli editori di aumentare il prezzo dei quotidiani di 50 lire derivava dagli accresciuti costi di produzione. Per la carta, per esempio, è stato chiesto un aumento di 19 lire al chilo, inducendo la Fieg (Federazione italiana editori giornali) a ridurre a 8 il numero delle pagine di testo. Condizione per tornare al numero consueto di fogli era proprio quest'aumento da 150 a 200 lire, ma il governo ha deciso che non autorizzerà il Cip a concederlo. Arnaud ha detto che la fondatezza della richiesta degli editori non è stata contestata, ma è stata ritenuta inaccettabile per l'incidenza che l'aumento avrebbe avuto sulla scala mobile (quasi un punto, circa 400 miliardi) e quindi sulla situazio¬ ne economica generale. Questo di fronte a un beneficio, per le aziende giornalistiche, valutato dal governo su 35-36 miliardi. Un comunicato emesso dalla presidenza del Consiglio avverte: «Soltanto variazioni eventuali nelle modalità di determinazione dell'indennità di contingenza potranno giustificare una diversa posizione del governo». Ma la decisione di togliere il prezzo dei quotidiani dal «paniere» sul quale si calcola l'aumento del costo della vita non è stata presa oggi, ha spiegato Arnaud, perché questa soluzione è subordinata a un accordo coi sindacati, mentre la situazione di crisi richiedeva provvedimenti urgenti e il meno dannosi possibile per l'economia nazionale. Lasciando aperta la via a una trattativa coi sindacati per risolvere completamente il problema, ecco dunque i provvedimenti che, nelle intenzioni del governo, dovrebbero compensare per gli editori il mancato ricavo dovuto ai blocco del prezzo: «Revisione dei contributi e delle agevolazioni tariffarie in vigore per la stampa quotidiana (carta, telefono ecc.), tecnicamente neutrali e perciò tali da non inficiare minimamente da quella parte la libertà della espressione giornalistica», Arnaud ha spiegato che non saranno concesse agevo- (Continua a pagina 2 in prima colonna)

Persone citate: Donat - Cattin, Evangelisti, Stammati, Vittorino Colombo

Luoghi citati: Roma