Auto falcia plotone di bersaglieri sei sono morti, dieci feriti gravi di Mario Guerrini

Auto falcia plotone di bersaglieri sei sono morti, dieci feriti gravi In Sardegna: stavano tornando da un'esercitazione Auto falcia plotone di bersaglieri sei sono morti, dieci feriti gravi L'automobilista voleva fare uno scherzo - Le vittime appartenevano alla divisione Centauro (Dal nostro corrispondente) Cagliari, 26 novembre. Un'auto ha falciato una ventina di militari che in fila indiana, sul ciglio della strada, rientravano in caserma: quattro sono morti sul colpo con gambe e braccia spezzate, due all'ospedale. Altri dieci sono ricoverati all'ospedale, parecchi sono gravi. E' accaduto sulla statale «Sulcitana» appena fuori dall'abitato di Teulada. Uno spettacolo orrendo: i feriti che si contorcevano sulla strada, i morti lanciati lontano con le membra sventrate, immersi nel sangue. Erano bersaglieri del battaglione «Gotto», divisione «Centauro» di Novara provvisoriamente trasferiti In Sardegna, per un periodo di addestramento. Quando è successa la disgrazia, stavano tornando da una esercitazione. I nomi: tenente Michele Raffa, soldati Ercole Quinto, Ciro Dercenno, Fabrizio Righini, Giancarlo Pavan e Paolo Canali. La tragedia è avvenuta per un folle scherzo, l'automo¬ bilista, Gian Paolo Ledda, ha visto i bersaglieri che rientravano in caserma camminando in fila indiana sul ciglio della strada: è piombato alle loro spalle in piena velocità per sfiorarli e spaventarli. Ha invece perso il controllo della sua «Alfa GT» e li ha falciati. I carabinieri 10 hanno già sottoposto al fermo giudiziario. Questa allucinante tragedia è accaduta poco dopo le 18, in prossimità di Teulada, nell'estremo lembo sud-occidentale della Sardegna. Qui c'è un'importante base militare, 11 Cauc (Centro Addestramento Unità Corazzate) in cui vengono impegnati i reparti corazzati della « Centauro ». I bersaglieri, venti uomini in tutto, avevano lasciato la caserma al mattino per una lunga marcia. Dopo l'esercitazione stavano facendo rientro alla base. Mancavano meno di due chilometri. Il gruppo, in fila indiana, procedeva regolarmente sul ciglio della strada camminando a sinistra, come la prudenza suggeriva data anche l'oscurità. Improvvisamente alle spalle della colonna è sopraggiunta una « Giulia ». L'autista, ha visto in lontananza i soldati: « Volevo fare uno scherzo — sembra abbia detto ai carabinieri — li volevo spaventare. Per questo ho dato gas e mi sono portato contromano, sulla sinistra della carreggiata. Ma ho perso il controllo della macchina e li ho investiti ». La vettura è piombata sul gruppo travolgendo da dietro i bersaglieri. La colonna era composta di venti uomini: due sottotenenti, uno dei quali medico, un caporale, 17 bersaglieri semplici. « Ero l'ultimo della fila — dice il caporal maggiore Orazio Palmieri, siciliano, di Gela — ho sentito il rombo dell'auto e mi sono voltato. E' stato un istante: sono saltato di lato trascinando con me il dottor Vescovi (l'ufficiale medico; n.d.r.) e così io e lui siamo rimasti illesi. Ma gli altri...... « E' stato uno spettacolo orrìbile — dice ancora il caporale —, dappertutto corpi straziati e urla disperate. Con I il dottor Vescovi abbiamo I tentato di portare qualche ! aiuto, ma eravamo disperati, non capivamo nulla». I primi soccorritori sono stati alcuni automobilisti. «E' stato terribile — dice un giovane sui vent'anni — una strage. Non sapevamo chi assistere, tanti erano i corpi devastati dalle ferite. Purtroppo per quattro militari non c'era più nulla da fare: la « Giulia » li aveva uccisi sul colpo. Si tratta del sottotenente Michele Rafia, di Siracusa, dei bersaglieri Ciro Dercenno, napoletano, Fabrizio Righini, di Reggio Emilia, Giancarlo Pavan, veronese. Cinque feriti sono stati trasportati al Centro traumatologico dell'Inail di Iglesias, altri otto a Carbonia, uno a Cagliari. Subito dopo il ricovero a Carbonia, è morto il bersagliere Ercole Quinto, napoletano ma residente a Verona. Nella tarda serata un altro bersagliere, Paolo Canali, di Bergamo, ha cessato di vivere a Cagliari. Mario Guerrini