Rettore e preside sotto accusa non denunciarono gli studenti

Rettore e preside sotto accusa non denunciarono gli studenti Citati in gennaio davanti al pretore Rettore e preside sotto accusa non denunciarono gli studenti Per le violente proteste di due anni fa, provocate dall'aumento delle tasse scolastiche - Il senato accademico voleva fare un rapporto Processo in pretura 1*8 gennaio davanti alla dottoressa Rachel! per l'ex rettore dell'Università di Torino Guido Sasso e per il preside della facoltà di Giurisprudenza Elio Casetta, accusaci di omissione di atti d'ufficio. L'ex rettore non avrebbe denunciato all'autorità giudiziaria episodi di violenza accaduti all'Università l'H novembre 1974 e nei giorni immediatamente precedenti, benché il senato accademico lo avesse delegato a farlo. Il professor Casetta è accusato di concorso nello stesso reato. Prima dell'Inizio dell'anno accademico c'erano state una serie di agitazioni provocate dall'aumento del contributi a carico degli studenti, che risposero insce- | nando proteste e chiedendo di ve | riflcare 1 conti degli uffici tecnici L'ex rettore Sasso e della ragioneria. Tra il 6 e l'H novembre occuparono due locali messi a disposizione dell'Ufficio tecnico e, sempre secondo quanto afferma il rapporto di polizia che ha dato origine al processo, Invasero e danneggiarono gli uffici della ragioneria. L'11 novembre, infine, l'episodio più grave. Secondo quanto hanno appurato gli inquirenti, un centinaio di giovani (molto probabilmente tutti del vicino istituto Avogadro) invasero l'Aula Magna dove 11 professor Casetta stava tenendo lezione e pretesero l'espulsione dello studente Roberto Roggero, « perché era un noto picchiatore fascista e non aveva il dirttin di restare ». Roggero protestò e poi si rivolse a Casetta chiedendogli di accompagnarlo fuori dall'aula, cosa che il professor Casetta fece. Il professor Sasso ha sempre negato esservi stata occupazione e danneggiamento degli uffici: soltanto se avesse accertato dei danni avrebbe fatto denuncia. * * * Evaso con uno stratagemma insolito, Pietro Lasalandra, in carcere per tentata rapina e furto è stato processato ieri alla seconda sezione penale (pres. Lacquaniti, p.m. Corsi, cane. Agrò). Con lui erano imputati il fratello Gerardo, 17 anni, la sorella Maria 18 anni, il cognato Franco Attivissimo, 25 anni ed un amico, Luigi Boncrlstlano, 21 anni. Il fatto è del 28 agosto scorso. Durante un colloquio In carcere Pietro Lasalandra se la fila con i documenti del fratello che, venuto a trovarlo, resta in cella al suo posto. Complici gli altri parenti. Una fuga che mette alla corda il sistema di sorveglianza delle « Nuove » e suscita clamore proprio per la semplicità con cui la beffa è portata a termine. L'evaso pochi giorni dopo viene tuttavia ripreso e Unisce con lui in carcere il Boncrlstlano che durante la latitanza gli ha dato alloggio. Ieri il « gruppo di famiglia » è stato giudicato. Il tribunale ha condannato Pietro Lasalandra a 1 anno e 8 mesi di reclusione (era anche accusato di aver acquistato alla borsa nera e falsflcato una carta d'Identità rubata a Druento), il fratello Gerardo a 8 mesi, il Boncrlstlano a 4 mesi. Assolti per Insufficienza di prove l'Attivissimo e Maria Lasalandra. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Asti, Gallenca e Bersano. Istituto Avogadro — Domani, ore 21, nell'aula magna, assemblea del genitori In preparazione delle elezioni del 12 dicembre. Rotary club Torino — Riunione stasera, ore 20,15, al Jolly Ambasciatori, corso Vittorio Emanuele.

Luoghi citati: Druento, Torino