Maglia nuova e più gol dello Shakter in Coppa

Maglia nuova e più gol dello Shakter in Coppa Maglia nuova e più gol dello Shakter in Coppa « Citiri-citlri-dva », cioè « quattro-quattro-due » dice Vladimir Salkov per spiegare come gioca la sua squadra, questo Shakter Donetzk poco conosciuto e molto misterioso. « Noi usiamo la stessa tattica, gli stessi schemi per le partite in casa e per quelle fuori — dice il trainer sovietico — senza Imitare le abitudini di molte squadre europee che cambiano completamente il loro comportamento in trasferta ». Se è tutto vero, bisogna dire che la tattica dà frutti completamente opposti in campionato e in Coppa: perché mentre nelle 15 partite r'el torneo sovietico lo Shakter ha evitato la retrocessione grazie alla difesa (10 reti subite, ne ha incassate meno solo la Torpedo Mosca che ha vinto il titolo), in Coppa Uefa i « minatori » di Donetzk hanno segnato 10 gol In quattro gare (alla ragguardevole media di 2 gol e mezzo per partita). Dunque in Coppa lo Shakter cambia faccia. E cambia pure abito, perché abbandona la sua maglia abituale — a righe verticali gialle e nere — per una completa divisa bianca. Come si vede anche le cifre servono a confondere i giudizi sul conto dello Shakter Donetzk, arrivato dall'Ucraina a Torino come un ospite quasi fantasma per la Juventus: né Trapattoni né altri del « clan » bianconero hanno potuto vederlo in campo, né i giocatori né II trainar hanno mai incontrato uno del giocatori di Donetzk, insomma la partita di domani si gioca al buio, solo al fischio d'inizio allo Stadio (ore 20,30) i due rivali cominceranno la reciproca conoscenza diretta. Ieri mattina lo Shakter si è allenato sul campo che di solito ospita la Juventus, qualche bianconero — Gentile, Marchetti, Bottega più Trapattoni e Bizzotto — ha gettato un'occhiata sul gruppetto di robusti giovanotti che per circa una ora hanno « lavorato » col pallone (molti scatti, molti tiri in porta). Salkov non ha annunciato la formazione, ha ripetuto che adotterà la difesa a zona e il 4-4-2 e ha « approvato » questo probabile schieramento che gli abbiamo presentato: Degterev in porta; Jarentchenko, Maljchev, Kondratov e Rudakov in difesa; Latych, Sokolovski, Schevljuk, Dudinski (o Safonov) a centrocampo; Reznlk e Vassin all'attacco. Nel «training» di ieri il portiere di riserva Tchanov è stato più impegnato di Degterev, rimasto assente nel finale di campionato per l'infortunio di Budapest e forse non del tutto in forma. Degterev è stato convocato nel gruppo dei 25 « olimpici » per i Giochi di Montreal e fu chiamato in Nazionale già nel 1968. Da notare che la squadra ha perso, rispetto allo scorso campionato, due giocatori-base (e nazionali) il difensore Sviaenzov e il mediano Konkov: anche per questo è finita un po' in basso, almeno in campionato. Del resto nei suol 41 anni di vita il club di Donetzk non ha mai raccolto troppa gloria in patria, nemmeno quando — dal 1935 al 1947 — si chiamava « Stakanovec » in onore del lavoratore-recordman Stakanov che teneva una produttività da primato nelle miniere di carbone. Antonio Tavarozzi Il nome « originale » della squadra, Shakter Donetzk, in caratteri cirillici sulla tuta di un giocatore (a sinistra); il portiere Degterev in mezzo a due compagni nell'allenamento di ieri

Persone citate: Antonio Tavarozzi, Bizzotto, Konkov, Marchetti, Safonov, Stakanov, Trapattoni, Vladimir Salkov

Luoghi citati: Budapest, Mosca, Torino, Ucraina