Roncalli disubbidì a Pio XII e non applicò l'«austerity»

Roncalli disubbidì a Pio XII e non applicò l'«austerity» Qualche anno prima di diventare Papa Roncalli disubbidì a Pio XII e non applicò l'«austerity» Città del Vaticano, 19 nov. Fatto cardinale nel 1953 Angelo Giuseppe Roncalli, che, cinque anni dopo, doveva diventare Papa col nome di Giovanni XXIII, non volle scorciare la coda dei suoi abiti di porpora, nonostante che Pio XII l'avesse ordinato con un motu proprio del 30 novembre 1952 a tutti i membri del Sacro collegio. Il particolare viene dal cardinale Silvio Oddi, che lavorò accanto al Roncalli per vari anni. «Pensosi per le peculiari condizioni dei tempi presenti (...) — disponeva Pio XII — sempre abbiamo creduto doveroso e opportuno accogliere il monito che ne scaturisce di un tenore di vita per tutti più sobrio e in particolar modo per il clero, misurato e austero. Alla sottana rossa o paonazza dei signori cardinali dovrà togliersi la coda. Lo strascico della loro cappa, che non si scioglierà nelle cappelle papali e nei concistori, dovrà limitarsi circa alla metà delle dimensioni ora in uso». In poche parole lo strascico delle vesti cardinalizie da sette metri doveva ridursi a tre. Roncalli non fu il solo tra i cardinali a non applicare la disposizione papale. La sua caratteristica principale era, secondo il cardinale Oddi, la semplicità. Ma questo non impediva che non vedesse di buon occhio l'appiattimento di rituali antichi, anche sfolgoranti, che giudicava adatti, dice Oddi, «a manifestare l'onore a Dio reso dalla Chiesa». E poi aveva il gusto delle tradizioni del pontificato romano, tanto che fu proprio lui a rimettere in vigore il camauro, il copricapo dei papi del Rinascimento andato in desuetudine. Il cardinale Oddi è nato a Morfasso (Piacenza) 66 anni fa e fu proprio Angelo Giuseppe Roncalli a consacrarlo vescovo nel 1953 quando era patriarca di Venezia. Rivela un altro episodio indicativo del carattere di Papa Giovanni, che, prima ancora di indire il Concilio Vaticano II, convocò in Vaticano il primo sinodo romano della storia, con l'intento di riaffermare i principii di assoluta austerità e modestia che devono presiedere alla vita degli ecclesiastici, in pubblico e in privato. Un giorno fu proprio Silvio Oddi ad annunciargli che due religiose desideravano una breve udienza. «Vogliono baciare la mano del Papa», le presentò. «Va bene, va bene», Roncalli non si fece pregare e accolse le due suore con grande affabilità. «Desiderano anche fare una fotografia con lei», aggiunse Oddi. «Questo no, una fotografia con due donne...... «Ma sono suore», provò ad insistere l'allora monsignor Oddi. «No, non sta bene», chiuse il discorso Giovanni XXIII e fu un rifiuto senza possibilità di appello. i. p. I rimonia commemorativa del commissario Luigi Calabresi, assassinato un anno prima nei pressi della sua abitazione. Bertoli, che si è sempre definito «anarchico individualista», è stato condannato all'ergastolo il primo marzo del '75. Il suo difensore, avv. Dionisio Messina, aveva chiesto l'annullamento della sentenza per ottenere, poi, in un altro processo le attenuanti generiche e quindi una riduzione della pena. Ma i giudici della corte d'Assise d'Appello di Milano lo scorso 10 marzo hanno confermato la sentenza di primo grado. L'avvocato di Bertoli ha presentato subito dopo ricorso in Cassazione che ha confermato l'ergastolo.

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Milano, Morfasso, Piacenza, Venezia