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Salerno: arrestati due finamieri che hanno tentato un'estorsione Quindici milioni per "chiudere un occhio" Salerno: arrestati due finamieri che hanno tentato un'estorsione (Nostro servizio particolare) Salerno, 19 novembre. (a. I.) Tentata estorsione, concussione e peculato sono le accuse formulate dal sostituto procuratore del tribunale di Salerno, dottor Lamberti, nei riguardi di due sottufficiali della guardia di finanza, in servizio presso il comando di città. Anche due giovani coniugi, loro complici in questa vicenda di ricatti nei confronti di un commerciante di carburante, sono finiti in carcere. I finanzieri incriminati sono Franco Spadadentro, 33 anni, e Gesualdo Saveri, di 32, trasferiti al carcere di Sant'Angelico insieme con Francesco Milone, 26 anni, e la mogUe Luisa Fiandra, di 25. Secondo indiscrezioni, si è appreso che un mese fa due finanzieri si recarono a Cava dei Tirreni per un controllo tributario ad un'impresa commerciale. La visita si concluse con il sigillo sul posto dei registri contabili, di fattu re e altri documenti, che vennero rinchiusi in un armadio. Dopo qualche giorno iniziarono i contatti: tramite i coniugi Milone, al commerciante fu proposto di mettere ordine tra le sue carte, di rego¬ lare la sua posizione tributa-1 ria, di ottenere nuove fascette di sigillo. In cambio del «favore» avrebbe dovuto sborsare 25 milioni di lire. Per i finanzieri e i loro complici è scattata la solita trappola. L'uomo ha finito di aderire alla richiesta, ha patteggiato a lungo sul prezzo, fissato in 15 milioni l'ammontare della somma che avrebbe versato in cambio del colpo di spugna ottenuto dai funzionari del fisco. Invece aveva denunciato l'estorsione ai carabinieri e ieri sera, quando i finanzieri si sono recati all'appuntamento e hanno intascato le banconote per l'ammontare dei 15 milioni in biglietti da 10 e da 5 mila lire, tutti regolarmente segnati, sono stati bloccati dai militi.