Nessuno ci compra con una presidenza

Nessuno ci compra con una presidenza Il gruppo de in Regione Nessuno ci compra con una presidenza Risposta ad un'affermazione attribuita a Donat-Cattin - Il dibattito sulle norme della Cee C'era un po' di fermento ieri tra i banchi della de in Consiglio regionale per una frase del ministro Donat Cattin pubblicata dall'Espresso: «Il pei sceglie i punti più deboli del sistema de, i democristiani meno ideologizzati come Bianchi a Torino, e li corrompe con miraggi di presidenza». Bianchi è il capogruppo de dalla costituzione del Consiglio regionale; qualche mese fa gli era stata offerta la presidenza dell'assemblea (11 che significava che la perdeva 11 pel) ma la rifiutò senza pensarci due volte. «Non per iattanza — disse allora — ma per conseguenza ad una chiara linea politica». «Noi ci auguriamo — ci ha detto ieri l'aw. Paganelli (de), vicepresidente del consiglio regionale — che Donat-Cattin alludesse a quell'episodio e che le sue parole siano state fraintese. Non può essere diversamente: Bianchi è uomo di grande capacità, distaccato da cariche e onori e la sua conduzione del gruppo è sempre stata fatta in rapporto alle decisioni del gruppo e del partito, senza cedimenti o confusioni». Bianchi non vuol commentare l'episodio, la sua amarezza è stata parzialmente alleviata dalla solidarietà del gruppo che gli ha inviato una lettera, mandandola anche al ministro, all'cn. Zaccagnini e al segretario regionale Giordana. Durante tutta la giornata 11 consiglio ha discusso la legge per l'attuazione delle direttive Cee In agricoltura. Era stata rinviata in commissione più di un mese fa su richiesta della de, ma anche il testo rimesso in discussione non è stato ritenuto soddisfacente. Ai 66 articoli sono stati presentati 32 emendamenti, quindi la discussione è andata per le lunghe. Il repubblicano Gastaldi ha insistito perché «la spinta all'associazionismo sia avocata dal governo regionale togliendola alle organizzazioni sindacali, evidentemente con visuali talora non conciliabili tra loro»; Martini e Chlabrando (de) hanno invece insistito su errori che essi vedono nella legge. Martini sui comprensori, «ai quali vengono affidati compiti esecutivi immediati con grave pregiudizio per la finalità della programmazione»; Chlabrando ha rilevato che «sono rimaste molte discordanze rispetto alla legge dello Stato, per cui anche la legge piemontese non potrà che essere rinviata dal governo, come è già avvenuto per l'Emilia e la Lombardia, con grave danno per l'agricoltura, che non potrà ottenere i finanziamenti comunitari entro i termini previsti». Secondo Cardinali (psdl) «i comprensori sono correttamente chiamati in causa anche se non hanno ancori tutte le comptenze»; Carazzoni (msi-dn) ha invece espresso parere completamente opposto: «I comprensori non sono in grado di provvedere e porteranno altri ritardi». Hanno risposto 11 relatore Besate (pel) e l'assessore Ferraris, poi si è passati alla votazione del singoli articoli. Alle 19 la seduta è stata sospesa, riprenderà mercoledì. Quartieri — Stasera alle 21,15 in corso Fiume 15 il consigliere comunale ing. Battlstinl parlerà sul tema: « Urbanistica dell'area torinese ».

Luoghi citati: Emilia, Lombardia, Torino