Don Revie abbraccia Bearzot di Bruno Bernardi

Don Revie abbraccia Bearzot Il tecnico azzurro commosso e soddisfatto per la grande prestazione Don Revie abbraccia Bearzot Il trainer inglese si complimenta con quello italiano - "Gara perfetta sul piano tattico, Sfruttata l'esperienza americana" dice Enzo - Bernardini: "Una gioia troppo grande, la tengo per me" (Dal iiostro inviato speciale) Roma, 17 novembre. Ospite del tutto inatteso. Don Revie si presenta a fine gara negli spogliatoi azzurri. Sfoggiando il suo miglior sorriso abbraccia Enzo Bearzot dicendogli: 'Compiiments'. Bearzot appare sbigottito di fronte al «fair-play» del collega inglese sconfitto e convoca d'urgenza Peronace per farsi tradurre la frase: 'Buona fortuna per il futuro: E Don Revie, congedandosi, replica: 'Anche per te». Bearzot sprizza gioia da tutti i pori per questo successo che mette una buona ipoteca sulla qualificazione mondiale, ma cerca di contenerla. Per una assurda disposizione, è costretto a sostenere il botta-risposta con i giornalisti nel corridoio anziché nella salastampa e viene letteralmente sommerso da una marea di gente, che brandisce biro e taccuini. Quasi non riesce a respirare e deve continuamente Interrompersi perché quelli che non sono riusciti a conquistare una buona posizione protestano — giustamente — con grande vivacità. Quando torna la calma, Il tecnico azzurro, con la voce rauca per gli Incitamenti rivolti ai suoi giocatori durante la partita e per le numerose sigarette fumate, affronta la discussione, analizzando il risultato e la prestazione degli azzurri. «Su/ plano tattico è stata una gara perfetta — commenta Bearzot —, non cer- fo per merito esclusivamente mio poiché l'impostazione la facciamo tutti insieme, di comune accordo. S'è dovuto tener conto della disposizione avversaria e, pertanto, si è cercato di contenerli a metà campo sull'esempio di quanto aveva latto la Juventus in Coppa Uefa. I nostri centrocampisti, Benettl, Antognoni e Capello, si sono sacrificati ed anche le punte hanno offerto la massima collaborazione. Ecco perché la difesa ha potuto disputare un'eccellente prova: il marcamento "a uomo" probabilmente, rende di più di quello "a zona". Cuccureddu è stato grande su Keegan, bravissimo Gentile su Bowles, ma Tardelli non ha fatto toccar palla a Channon. Insomma c'è stato uno splendido rendimento collettivo'. — A centrocampo, però, si sono notate smagliature... 'Qualche passaggio è lecito sbagliarlo — sottolinea Bearzot —. Antognoni doveva anche svariare sulle fasce laterali per portar fuori zona Cherry e c'è riuscito: — Paradossalmente i nostri centrocampisti, anziché costruire, hanno lavorato in copertura, per far filtro, pur gioc?ndo in casa perché? «Non si poteva agire diversamente contro un avversario che puntava al pareggio. Guai a distrarsi con gli Inglesi. Questa vittoria è stata costruita sugli insegnamenti di New York e su esperienze precedenti. L'Inghilterra è stata giustamente punita su calcio franco. Quando il tiro di Antognoni, corretto da Keegan, è finito in rete, ho capito che il successo non ci sarebbe più sfuggito anche se si è sofferto di più. Sul 2-0, pur potendo segnare II terzo gol, ho chiesto agli azzurri di applicare il "riposo attivo", per evitare sorprese. Purtroppo non sappiamo ancora far bene la "melina"'. — Sul 2-0 si aspettava l'ingresso di Pearson? 'Credevo, Invece, che gli Inglesi si chiudessero di più in difesa dopo il primo gol. Era una gara difficile ma gli azzurri si sono battuti, sul piano podistico, con grande generosità. Sotto l'aspetto agonistico non ci sono state gravi scorrettezze: abbiamo risposto a qualche fallo ». — Anche per il «retour matchdi Wembley? 'Fra un anno, quando affronteremo gli inglesi sul loro campo, la squadra avrà completato la sua maturazione. Il contropiede lo applicheremo noi e sarà difficile per l'Inghilterra avere spazi utili in attacco. Gli inglesi si troveranno nelle stesse difficili condizioni psicologiche come lo eravamo noi oggi che ci giocavamo tutto. Potrebbe essere un buon risultato anche una sconfitta per 0-1. Però dovremo prima lare i conti con la Finlandia che incontreremo a Helsinki nel giugno prossimo e in casa in ottobre. La Finlandia non è una squadra-materasso e l'ha dimostrato sia contro di noi In Cr^pa Europa, sia recentemente a Londra con l'Inghilterra. Pertanto dovremo giocare con intelligenza. Ho fiducia perché gli azzurri sono cresciuti, hanno imparato a sostenere carichi nervosi assai pesanti p ciò significa che l'uomo sta maturando con il giocatore. In questa formazione ci sono ruoli che hanno un titolare fisso e ci sono dei giovani ricambi già pronti per entrarvi. Fra due anni avremo una squadra fortissima. Con il Portogallo, il 22 dicembre a Lisbona, ci sarà qualche esperimento ». Per l'amichevole di Lisbona si dà per scontato l'impiego di Scirea nel ruolo di libero e di Zaccarelli (o Patrizio Sala) a centrocampo per consentire alle «alternative» di fare esperienza. Fulvio Bernardini si rifiuta di parlare rinviando a domani ogni commento. Il «dottore» si limita a dire: «La gioia che provo in questo momento è troppo grande e la tengo per me'. Assai loquace, invece, è II dottor Carraro. • Una vittoria meritata — osserva il presidente federale —. Siamo soddisfatti sia noi che gli inglesi: lo stesso Don Revie, prima della gara, aveva detto che il 2-0 non era un brutto risultato ed è stato accontentato. La squadra azzurra ha disputato una gara concentrata. Quando ci sono due punti in palio Importantissimi, c'è molta tensione, e non si può offrire il meglio. Il gioco è stato corretto, nessuno ha cercato di accendere la miccia sebbene la partita fosse stata presentata come una cruenta battaglia. Anche il pubblico romano va elogiato per il suo comportamento. Mi auguro che l'Italia, fra un anno, trovi a Wembley le stesse condizioni ambientali: Carraro guarda al futuro con moderato ottimismo perché c'è lo svantaggio di dover affrontare gli inglesi sul loro campo: «Non sono problemi che mi competono, ma a Londra si dovrà giocare per vincere, cambiando tattica. La qualificazione resta ancora estremamente difficile perché anche la Finlandia è un avversario da non sottovalutare sebbene abbia concesso quattro punti all'Inghilterra'. Artemio Franchi, infine, si limita a dire che tutto sommato è soddisfatto di una vittoria importante che gli azzurri hanno ottenuto contro un'Inghilterra che aveva cercato unicamente di «congelare» il gioco: 'Sbloccando il risultato, tutto è andato meglio'. Bruno Bernardi Roma. Esultano per il successo Antognoni, Bonetti e Bettcga (Telefoto Dufoto)