Cesene e tufeja di Omero Marraccini

Cesene e tufeja CACCIA Cesene e tufeja Fine settimana venatono alle «cesene», una specie di tordo maggiore (per dimensioni) che viene a svernare in Italia sulla fine di novembre ed i primi di dicembre. Dunque la sua stagione è questa e l'ambiente ideale di caccia è il Canavese, quella fascia pedemontana che da Torino si estende fino alle Alpi, il quadrilatero, ideale, che ha per vertici Caselle, Chivasso, Ivrea e Cuorgnè. L'itinerario proposto è propizio ai piemontesi, considerando le brevi distanze in rapporto al «caro benzina» che è già una delle voci più pesanti nel bilancio del cacciatore. La « cesena », o viscarda, rappresenta un carniere di tutto rispetto, per le difficoltà di cattura e la sua vivacità di volo, che richiede al cacciatore gran fiato di camminatore e occhio veloce sul mirino. La giornata impiegata in questo tipo di caccia non sarà mai dispendiosa, ma sarà sempre ricca d'emozione, soprattutto nelle campagne di Borgaro e Caluso. Se andrà male, per mancanza di passo (le « cesene » aprivano dal Nord, sospinte dal freddo), non sarà difficile trovare un conforto nelle numerose trattorie rustiche della zona, dove il piatto principe è la « tofeja », preparata con un lungo rito nella tradizionale pentola di coccio, dove si fanno bollire per una intera notte, cotenne di maiale, piedini, codini, con fagioli, verdure ed aromi naturali. Per condimento, un buon vinello locale, ad esempio il Freisa; insomma caccia e possibilità d'incontro con una buona, ruvida e vigorosa cucina. Binomio che va sempre bene. Omero Marraccini

Persone citate: Freisa

Luoghi citati: Borgaro, Caluso, Chivasso, Cuorgnè, Italia, Ivrea, Torino