Si frodano miliardi allo Stato per l'inefficienza delle dogane

Si frodano miliardi allo Stato per l'inefficienza delle dogane La realtà emerge da due inchieste della magistratura Si frodano miliardi allo Stato per l'inefficienza delle dogane I giudici Tinti (traffico delle carni e del burro) e Griffey (falsi timbri) hanno messo in luce il disservizio e il caos del sistema doganale che consente spesso agli evasori di farla franca Il sistema doganale e le norme che regolano il movimento-merci all'Interno della Comunità europea, sono al centro di alcune inchieste della magistratura torinese. Un funzionario è stato arrestato ed altri hanno ricevuto comunicazione giudiziaria. Le indagini hanno portato alla luce una situazione caotica dove In mancanza di personale si assomma alle smagliature di una legislazione che favorisce, anziché reprimere, le frodi. Così, mentre il governo inasprisce la stretta fiscale, decine di miliardi finiscono nelle tasche di pochi truffatori che riescono ad eludere 1 controlli. Vediamo due casi. Il primo, relativo a i( carne-burro » e affidato al giudice istruttore Tinti, prende il via un anno fa con l'arresto di due autisti francesi, Ledere e Lesnard. 11 meccanismo è semplice. Una finanziaria comprava la I merce fuori dalla Comunità e la trasferiva a Rotterdam nel magaz- j Zini di « porto franco ». Caricata ' sui Tir, partiva con il documento di viaggio « T 1 » dopo aver versato la cauzione. Passato varie dogane, i camion arrivavano al Monginevro dove 11 «T 1» era sostituito con il «T 2». Il nuovo documento di viaggio dichiarava un carico diverso, ad esempio ricambi per auto, con 11 risultato di pagare una tassa inferiore ed evitare la scorta delia Finanza. Passata la frontiera a Claviere spariva il « T 2 » e i Tir tornavano a viaggiare con 11 «T 1», scaricando la merce al vari de! stlnatarl, come il caseificio di Burenzo di Mario Cerri, l'industriale arrestato nei giorni scorsi. A questo punto il « T 1 » veniva allibrato, cioè vidimato con timbro e numero di bolla di scarico, e rispedito a Rotterdam per la restituzione della cauzione. Quest'ultima operazione sarebbe stata fatta da un dichiarante doganale, una figura di secondo piano 11 cui nome è coperto dal segreto Istruttorio, agganciato dalla banda dei truffatori solo di recente perché sarebbe venuto meno il contatto diretto all'Interno della dogana. Con lui vengono incriminati altri tre: Salvatore Carmelo, funzionario doganale (oia a piede libero), Rapetti, titolare di un'azienda per la lavorazione del latte (tuttora in carcere) e Masoni, residente a Lugano e titolare di una società di spedizioni a Basilea, ritenuto lal'opu(1viUsczichcochliCtrzii I sLzclnudrpctarbultdccnhtp la « mente » e 11 finanziatore dell'organizzazione. Sono questi alcuni dei 59 imputati dall'inizio dell'inchiesta (10 detenuti, 35 in libertà provvisoria, 8 latitanti, 5 a piede Ubero e uno, Alfredo Ceccarelli, scarcerato per mancanza di indizi). L'indagine si allgarga a macchia d'olio e a Rotterdam, da un controllo del «TI », si scopre che una parte sarebbe stata allibrata falsamente alla dogana di Como Camerlata: partono cosi altri avvisi di reato per alcuni funzionari. Costoro sarebbero estra¬ dlsto1cnnsprnpabi I ' 11 ! M : 11 ! 11 ! ! ' i ! i ! 1111111 111111M1111 nei ai falsi, anche se le loro sigle sono imitate alla perfezione: c'è da pensare che l'autore materiale sia qualche privato che giocando sulla buona fede del funzionari aveva libero accesso agli uffici. La truffa si aggirerebbe, per quanto finora accertato, sui 24 miliardi In due anni. Il secondo caso. Decine di milioni sarebbero stati frodati da William Sanglorgl, procuratore doganale per lo spedizioniere Fracchia, arrestato e scarcerato su cauzione dal giudice istruttore Griffey che ha in mano l'inchiesta. Il magistrato ha rifiutato di fare dichiarazioni, ma sarebbe trapelato che 11 Sanglorgl andava alla dogana di Torino e, approfittando del marasma, apponeva rari timbri e attestazioni (timbri veri, sigle fasulle), falsificando anche l'avvenuto pagamento della tassa. Sarebbe stato smascherato dagli stessi funzionari della dogana. Come è stato possibile per gli evasori farla franca per tanto tempo? Il problema investe non solo Torino, ma tutto 11 sistema doganale: disservizio e caos non sono imputabili certo ai funzionari, anche se In qualche caso può esservi stata corruzione. In altri casi potrebbero venire accertate, chiusa l'inchiesta penale, responsabilità disciplinari per negligenza e violazione dei doveri d'ufficio o ancora (e toccherà alla Corte dei conti accertarlo) responsabilità arnminlstratlve e contabili. Non bisogna però fare di ogni erba un fascio. Occorre che 11 ministero delle Finanze, già costituitosi parte civile per ottenere il risarcimento del danno, non si accontenti di chiudere la stalla quando 1 buoi sono scappati e affronti con una riforma radicale 11 problema della dogana. I miliardi riscossi per l'importazione di merci (500 In un anno nel solo Piemonte) potrebbero moltiplicarsi. f# DUi 11J I I■ Iii1111111111■ 1 111111111L1111 Mario Cerri, l'industriale arrestato nei giorni scorsi

Luoghi citati: Basilea, Claviere, Como, Lugano, Piemonte, Rotterdam, Torino