Giorno di sangue e di terrore di Remo Lugli
Giorno di sangue e di terrore Brigadiere e bandito uccisi in una sparatoria a Milano Giorno di sangue e di terrore Milano, 17 novembre. Tragico conflitto a fuoco negli affollati giardini pubblici di Milano tra la polizia e la « banda della Comasinà ». Nello scontro un brigadiere e un bandito sono rimasti uccisi. I malviventi preparavano l'assalto ad una banca: intercettati dalla «vo- ! lante» hanno sparato. Nella fuga il gruppo ha rubato I due auto, portando via co- ! me ostaggi (poi rilasciati) Iun bimbo ed una donna. (Dal nostro inviato speciale) Milano, 17 novembre. «Questa è guerra», dice il dottor Sgarra, vice questore capo della Criminalpol. E un sottufficiale di p.s. che chiede di mantenere l'anonimo: «Ogni giorno che passa noi abbiamo sempre più paura. La violenza a Milano è comi la nebbia: si esce in strada e ci si trova già immersi. Ci vuole coraggio anche a chiedere i documenti a qualcuno sospetto». Un agente aggiunge: «Non hanno più paura di noi. Una volta per assaltare una banca puntavano le armi e gridavano: "Questa è una rapina". Oggi, prima di parlare, sparano». La città è sgomenta di fronte a questa delinquenza che | dilaga e insanguina, che sem-1 pre più diventa cruenta, micidiale. A interrogare qualche cittadino si sentono risposte in cui all'orrore e alla preoccupazione si unisce la crudeltà: «C'è almeno il sollievo di sapere che anche un bandito è stato ucciso». In Italia quest'anno sono già caduti in ! operazioni di servizio 17 tra agenti e sottufficiali di p.s. e I un vice questore, e 21 carabi ! nieri (in tutto il '75 furono 21 Ideila p.s. e 20 carabinieri). | Gli omicidi, nella provincia di Milano, sono stati quest'anno 37 (di 22 si sono identificati o arrestati gli assassini). Nel '75, in tutto l'anno, furono di meno. Si ammazza con una facilità terribile, la morte del dottor Umberto Premoli, il 30 ottobre scorso, ucciso con due colpi di rivoltella dalla stessa banda che ha agito oggi, solo per la rapina dell'auto, è emblematica. Di banditi di questo gruppo ce ne sono ancora in circolazione nove, di cui due donne, violente quanto gli uomini. La banda ha al suo attivo già sei omicidi. In questura si è molto preoccupati: «E' genie che non ha nulla da perdere: il giorno in cui si arrivi alio scontro diretto, può succedere una strage». Le rapine grosse, a banche, 1 uffici postali, gioiellerie, por Giovanni Ripani, 27 anni tavalori, sono state dal primo gennaio al 31 ottobre, 428; l'anno scorso, nello stesso periodo, furono 327. E adesso si rapina anche in casa, i banditi entrano dalla finestra o si fanno aprire fingendosi fiorai o postini e spianano le armi. Per la città ci sono in giro, costantemente, trenta «volanti» della polizia, più venti dei carabinieri. Dice un funzionario: «Avremmo bisogno di ac crescere molto questo numero, le nostre forze sono parec chio al di sotto dell'organico Continuiamo a chiedere rinforzi al Ministero, il quale però non può soddisfare le nostre richieste, pressato com'è da ogni parte». Aggiunge un altro: «Il problema non sta solo nella penuria dei mezzi e del personale. Il discorso sarebbe molto lungo, citiamo la disorganizzazione delle carceri dalle quali evadono con frequenza personaggi il cui arresto è costato a noi tanta fatica e tanto pericolo: e citiamo anche la facilità con cui si lasciano in libertà delinquenti che per prima cosa dovrebbero stare in galera». Il questore è assente, in ferie. Sentiamo il vice-questore vicario, dott. Marcello Monarca. «Non si possono fare valutazioni sotto la spinta emotiva — dice —. Posso soltanto affermare che le forze di polizia fanno tutto il loro dovere fino in fondo. Siamo in prima Remo Lugli (Continua a pagina 2 in sesta colonna) Milano. Il poliziotto ucciso Giovanni Ripani, 27 anni
Persone citate: Giovanni Ripani, Marcello Monarca, Umberto Premoli
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