Secca sconfitta liberale: il pq conquista 66 dei 110 seggi

Secca sconfitta liberale: il pq conquista 66 dei 110 seggi Secca sconfitta liberale: il pq conquista 66 dei 110 seggi Clamorosa vittoria indipendentista nelle elezioni provinciali del Quebec ranno a respingere il separatismo per vivere in un Canada indivisibile ». Essi, ha aggiunto Trudeau, « non hanno votato ieri su una opzione costituzionale per l'indipendenza, ma hanno dato un mandato al Parti Québécois per governare il Quebec in base ad opzioni economiche » (Ansa-Afp-Reuter-Upi ) ne ha ottenuti soltanto 27 (contro i 96 precedenti) e il partito di destra, l'Union National, ne ha conquistati undici. Gli altri due seggi sonc andati a partiti secondari. Quali le cause della secca sconfitta del partito liberale, al governo dal 1970 e dominatore delle elezioni del '73? Numerose, ma le più gravi, quelle che gli hanno fatto definitivamente perdere il credito degli elettori sono stati il costante aumento del numero dei disoccupati, gli scioperi che si sono susseguiti a ritmo inusitato, il deficit impressionante nel bilancio anche in conseguenza delle spese olimpiche, l'approvazione della legge 22 sulle scuole anglofone, malvista dagli immigrati di lingua non inglese ed in particolare da quelli italiani. Per sostenere la sua traballante posizione, il leader liberale Bourassa ha puntato la sua campagna elettorale esclusivamente sul pericolo di una scissione della provincia dalla confederazione canadese in caso di vittoria del Partì Québécois, con disastrose conseguenze per la economia di tutta la provincia. Dal canto suo il Parti Québécois, che fu fondato nel sulla necessità di rilevare al potere un partito inefficiente e corrotto, per riassestare il bilancio, per varare lejgi in difesa dell'occupazione e delle provvidenze sociali. Il suo leader, René Levesque, ex giornalista televisivo e fino al '68 ministro del governo liberale, ha detto durante la campagna elettorale che non pensa minimamente di promuovere una azione tanto importante per la provincia come è l'indipendenza dal Canada senza avere prima consultato attraverso un referendum i quebecchesi e ciò potrebbe avvenire, egli ha precisato, nel giro di un paio di anni. Ad Ottawa, il Primo mini stro federale Trudeau (liberale) in un messaggio al Paese letto alla televisione ha deto di confidare che « gli abitanti del Quebec continue- Montreal, 16 novembre. Il Parti Québécois, fautore dell'indipendenza del Quebec, ha ottenuto una clamorosa vittoria nelle elezioni legislative svoltesi ieri in tale provincia canadese conquistando più del cinquanta per cento dei seggi. Il leader del partito, René Levesque, sarà il nuovo Primo ministro del Quebec. Il partito liberale, fino a ieri al potere, ha subito un tracollo. Tra i leader liberali non eletti vi è anche il Primo ministro uscente Robert Bourassa. Secondo i dati definitivi, ma non ancora ufficiali, in Parti Québécois ha conquistato 66 dei 110 seggi dell'Assemblea provinciale (ne aveva sei); il partito liberale nazionali, Produzione), ambasciatori, il presidente dell'Istituto per il commercio esteri, numerosi giornalisti. Domani pomeriggio Perez avrà un colloquio col presidente Leone; giovedì 18 nuovo incontro al Quirinale, esteso a ministri e funzionari dei due Paesi. Più tardi Perez incontrerà il presidente del Consiglio, Andreotti. Venerdì 19, dopo aver visitato la sede della Fao, il presidente venezuelano rilascerà un'intervista alla Rai e darà una conferenza stampa. Sabato 20 incontrerà il Papa e il cardinale Villot, segretario di Stato del Vaticano. Domenica concluderà la visita e partirà alla volta dell'Inghilterra.

Persone citate: Andreotti, Perez, René Levesque, Robert Bourassa, Trudeau, Villot

Luoghi citati: Canada, Inghilterra, Ottawa