Cuccureddu il migliore già pronto per Keegan di Bruno Bernardi

Cuccureddu il migliore già pronto per Keegan Cuccureddu il migliore già pronto per Keegan (Dal nostro inviato speciale) Frosinone, 13 novembre. Antonello Cuccureddu emerge trionfante dal fango di Frosinone. Il sardo ha dimostrate che la scelta di Bearzot è stata felice: tre gol fatti, due propiziati, una prestazione autoritaria. Nessuno dei novemila spettatori presenti ha rimpianto l'infortunato Rocca, che da queste parti è un beniamino, essendo nato a San Vito Romano, proprio ad una trentina di chilometri da Frosinone. Alla fine, Cuccureddu era felice e ricercatissimo dai cacciatori di autografi. Ha dovuto aspettare fino a 27 anni per vivere certe sensazioni con la Nazionale. Al suo attivo, sinora, ha un solo gettone di presenza tra I «moschettieri», a Varsavia, contro la Polonia, nell'incontro disputatosi nel novembre 1975 e conclusosi a reti inviolate. In quell'occasione era stato costretto a rinviare il matrimonio per sostituire a centro campo l'indisponibile Capello. Adesso è stato richiamato per rimpiazzare Rocca nel delicatissimo compito di controllare Kevin Keegan, il fuoriclasse del Liverpool. Cuccureddu è pronto alla sfida. •MI rendo conto — dice Antonello — che è una partita molto Importante nella quale mi gioco buona parte del mio futuro In azzurro. Oggi ho avuto la conferma di attraversare un buon momento sul plano fisico. Questo Keegan, di cui si è già parlato troppo, non mi fa certo trascorrere notti insonni. Dormo tranquillo e In campo sarò ben sveglio e farò di tutto perché nessuno abbia motivo per rimpiangere Rocca'. Fulvio Bernardini, sottolineando il buono stato di salute generale e il positivo inserimento di Capello nella Nazionale «targata» Juventus (ma su questo non c'erano dubbi visto che il regista ha giocato sei stagioni in maglia bianconera, caso mal le perplessità riguardavano il suo stato di forma, tutt'altro che esaltante in campionato), si sofferma sulla prova di Cuccureddu per dire che l'ha visto molto bene in tandem con Causlo. Anche Bearzot è d'accordo: 'Cuccureddu e Causlo si Intendono ormai a occhi chiusi. Inoltre Cuccureddu nella Juventus ha finalmente trovato un ruolo stabile, dopo aver girovagato come prezioso "ìolly" In diversi ruoli. Il fatto che debba marcare Keegan è perfettamente normale per un difensore con le sue caratteristiche'. Piuttosto, adesso il problema tornerebbe a riguardare il ruolo di stopper. Se l'Inghilterra utilizzerà Pearson accanto a Channon e a Keegan, allora verrà confermato Mozzini, se viceversa con II numero nove dovesse esserci Bowles, che non è una vera punta, allora potrebbe toccare a Gentile, che oggi nel secondo tempo è stato impiegato come stopper. Bearzot non si sbilancia: -Volevo provare Gentile opposto a un centravanti arretrato In funzione del gioco svolto da Bowles, ma, contrarlamente a quanto mi era stato garantito dall'allenatore del ragazzi del Fresinone, ciò non è accaduto. Se giocherà Bowles non ci saran no vere punte nell'attacco inglese: anche Channon arretra e già Val careggi, a suo tempo, lo fece marcare da Facchetti, mentre Keegan gira per il campo. Con l'Inserimento di Gentile non camberebbe il modulo, ma ci sarebbe un difensore con caratteristiche che meglio si adattano a quelle di Bowles. Comunque, debbo prima vedere cosa farà Don Revie e poi rifletterci su ». Gentile, naturalmente, fa il tifo per... Bowles, ma Mozzini sostiene che non ci sarebbero problemi anche se gli toccasse di marcare il centravanti del Oueen's Park Rangers. «Se mi fanno giocare darò il massimo — assicura il difensore granata —. E poi non credo che l'Inghilterra si presenterà a Roma senza punte. Se gli inglesi rinunciano ad attaccare un gol come minimo lo Incassano di sicuro'. Insomma, è sempre Mozzini il candidato principale alla maglia numero 5. Per il resto è tutto deciso, anche se Bearzot ufficializzerà la formazione soltanto martedì, al termine dell'ultimo allenamento. La squadra sosterrà ancora una seduta domattina, a Fiuggi, e nel pomeriggio si trasferirà a Roma. Bearzot è soddisfatto dell'odierna partita disputata in risala: •Considerando le pessime condizioni del campo, che era magnifico prima che piovesse, il gioco si è visto solo a sprazzi. La palla si bloccava di colpo e quelli che calciano meglio, come Antognoni e Causlo, erano I più handicappati. Ciononostante mi è piaciuto l'impegno e la rabbia con cui si è giocato. Questa gara doveva servire soltanto per verificare lo stato di forma degli azzurri, che hanno compiuto un grosso sforzo e hanno disputato un utile allenamento. Capello? Non c'è problema. Caso mal si porrà nel tempo. Que¬ st'anno abbiamo già giocato tre partite con Capello In "cabina di regia", tutte vittoriose: cambiando qualcosa si corrono solo del rischi e la gara con l'Inghilterra non è certo l'occasione migliore per fare esperimenti. Capello è ancora disinvolto nella parte che deve svolgere. Il gioco che sta svolgendo attualmente la Juventus, che non è condizionata dal "play-maker", può avere proiezioni avveniristiche e verrà senz'altro Imitato da altre squadre; in tal caso potremmo studiare se trasferirlo anche in nazionale, dove disponiamo di giovani eclettici e completi come Bottega e Graziane che sanno concludere e spesso arretrano con intelligenza per conquistarsi il pallone: I due «gemelli d'Italia» hanno segnato un doppietto a testa dimostrando di trovarsi a loro agio anche sul terreno pesante. Mercoledì all'Olimpico il prato dovrebbe essere In condizioni accettabili anche se II maltempo dovesse continuare. Il dottor Fini è riuscito a rimediare dei teloni nuovi di zecca a Roma che sono già stati disposti sul terreno di gioco. Bette- ga e Grazianl contano di ripetersi con gli inglesi. «Non mi preoccupo del clima e del terreno — dice Bettega, che ha già segnato sei gol in sette partite in Nazionale stabilendo una media eccezionale —. Sul pesante mi sono sempre trovato a mio agio. Anche oggi, nel fango, non ho avuto problemi, tutta la squadra ha dimostrato di essere in salute ». Grazianl, che ha già realizzato due reti all'Inghilterra a New York (complessivamente ne ha sei all'attivo In undici partite In azzurro), sostiene che il terreno allentato non creerebbe disagi: •Siamo coscienti della nostra forza. La squadra è in forma. GII inglesi in casa si caricano e diventano leoni, ma in trasferta sono tutt'altro che dei mostri. La partita di New York non fa testo perché quell'Inghilterra era Incompleta, ma ci è servita per Imparare che non dobbiamo mai addormentarci con gli inglesi. Se dovessimo segnare due gol non ci faremo sicuramente rimontare'. Bruno Bernardi