Giscard e Callaghan contro la "mobilitazione,, Usa per gli aumenti del greggio di Alberto Cavallari

Giscard e Callaghan contro la "mobilitazione,, Usa per gli aumenti del greggio L'America vuole impedire il rialzo di prezzo del petrolio Giscard e Callaghan contro la "mobilitazione,, Usa per gli aumenti del greggio (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 novembre. L'incontro parigino GiscardCallaghan è stato investito in pieno dall'appello di Washington per una «consultazione urgente» dei Paesi occidentali al fine d'impedire nuovi aumenti del prezzo del petrolio. L'ipotesi che dall'incontro franco-inglese potesse nascere una proposta di «vertice a sei» con Carter è cosi caduta, e si presume che sia stata lasciata cadere proprio perché la mobilitazione americana si sarebbe venuta a intrecciare al «summit» degli europei dandogli un carattere di sfida ai produttori di petrolio che Francia e Inghilterra non possono condividere. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Callaghan e da Giscard alla fine dei colloqui di Rambouillet (terminati questo pomeriggio) il problema del prezzo del petrolio è stato infatti «discusso» sia per esaminare l'influenza che una modificazione avrebbe sull'economia dei due Paesi, sia «per analizzare i problemi che contrappongono i nostri due paesi sul problema energetico all'interno della Comunità europea ed anche dal punto di vista nazionale». Secondo fonti francesi (raccolte anche dalla televisione) tanto Giscard che Callaghan avrebbero valutato sfavorevolmente la proposta americana proprio per due diverse ragioni. La Francia è contraria infatti a una «mobilitazione» dell'Occidente contro i paesi produttori, benché scarseggi di petrolio, perché coltiva il giscardiano disegno di un dialogo Nord-Sud. L'Inghilterra è contraria in vista dello sfruttamento dei giacimenti del Mare del Nord, e di una libertà di prezzo che le gioverà, soprattutto dopo il 1980. Secondo buone fonti pare quindi che, rispetto all'offensiva diplomatica americana le posizioni — benché diverse — siano uscite dai colloqui come «contrapposte ma vicine». In ogni modo la Francia attende che si chiarisca la procedura della «mobilitazione» prima di assumere una posizione ufficiale. Infatti, se gli Usa intendono condurre l'offensiva attraverso l'agenzia internazionale dell'energia, Parigi sarà scarsamente coinvolta dato che vi appartiene. Le prospettive di un vertice non sono comunque state incluse nell'elenco degli argomenti trattati che Giscard e Callaghan hanno fatto in chiusura dell'incontro. I due uomini di Stato hanno enumerato infatti solo i seguenti punti: 1) crisi della sterlina, mezzi per porre fine al suo ruolo di moneta di riserva, sistemazione del problema della «balance sterling» come contributo al miglioramento del sistema monetario internazionale; 2) crediti richiesti al fondo monetario da Londra; 3) dialogo Nord-Sud; 4) evoluzione della Comunità europea a due settimane dalla riunione dei nove all'Aia; 5) collaborazione bilaterale nei settori siderurgico, navale, automobilistico, elettronico, «nella prospettiva di cercare un sistema di mercati. Sui due primi punti è stato dichiarato che la Francia «approva l'intenzione inglese di mettere Une al ruolo della sterlina come moneta di riserva». Sui crediti è stato detto che la Francia «esaminerà i problemi inglesi al fondo monetario con comprensione e ragionevolezza». Sugli altri punti non vi è stata alcuna dichiarazione. Alberto Cavallari

Persone citate: Callaghan