Corbino: mi hanno allontanato per un "golpe" in Confindustria

Corbino: mi hanno allontanato per un "golpe" in Confindustria L'ex presidente dei piccoli industriali ha scritto a Carli Corbino: mi hanno allontanato per un "golpe" in Confindustria Sostiene che c'è stata una manovra di potere, non la bocciatura della sua linea d'azione - Respinge tutte le "colpe" che gli hanno attribuito Roma, 12 novembre. Mario Corbino, ex presidente «defenestrato» dell'associazione dei piccoli industriali della Confindustria (è stato sostituito con Marcello Modiano) è uscito dal silenzio scrivendo una lettera a Guido Carli per spiegare la ragione del «golpe» che sarebbe alla base del suo allontanamento. Dopo aver premesso di essere pronto a fornire le più ampie prove di quanto afferma, Corbino scrive: «Quanto accaduto può essere definito nel quadro di una manovra di potere, piuttosto che nella bocciatura della mia linea di azione, peraltro mensilmente verificata nel competente organo (il comitato nazionale della piccola industria). Ma proprio perché oggi ci accorgiamo che in Con/industria sono realizzabili colpi di mano da repubblica sudamericana, e poiché questi colpi di mano danneggiano in misura irreparabile l'immagine di una confederazione compatta alla quale viceversa tutti teniamo, mi appare doveroso chiarire con franchezza tutti gli aspetti di questa medioevale vicenda». Corbino così prosegue: «In un processo sommario della durata di due ore portato con inconsueta energia da venti dei ventinove consiglieri presenti sono stato incolpato di essere più vice-presidente della Confindustrìa che presidente del consiglio centrale; sono stato incolpato di aver adottato nei confronti della Confapi un atteggiamento di apertura, non condiviso dal consiglio centrale; sono stato incolpato di aver risposto a due domande di una giornalista dell'Unità. Per queste colpe la sentenza, prefabbricata in una riunione segreta tenuta a Gardone Riviera, consisteva nel consigliarmi le dimissioni. Poiché non ritenevo, come non ritengo, opportuna una crisi in Confindustrìa in questo difficile momento, ho proposto di anticipare il rinnovo delle cariche, presidenza compresa, al prossimo 10 gennaio. La mia proposta è stata ovviamente bocciata e di fronte a successive insistenze, non volendo assumere l'intera responsabilità di quanto mi si addebitava e delle conseguenze che sarebbero ricadute sulla intera confederazione — come purtroppo sta avvenendo — facendo ricorso al voto di fiducia, che ritengo peraltro non p-evlsto nei nostri regolamenti, sono stato bocciato con venti voti contrari. Dopo di ciò mi risulta che, come gli unni al termine di un vittorioso assedio, i vincitori si sono spartiti il bottino, consistente nella distribuzione di posti in giunta, di vice-presidenze, di presidenze di commissioni». L'ex presidente dei piccoli industriali risponde alle accuse sostenendo che nei confronti della Confapi ha seguito il principio di passare da una fase assurda di scontro a quella di confronto sul contenuti dell'azione svolta dai due organismi concorrenti, «come unica via per evitare pericolose fratture e strumentalizzazioni del fronte imprenditoriale». Per le risposte alle domande dell'Unità «queste sono state date nel corso di una intensa presenza su tutti i mezzi di informazione della quale non si può negare la consistenza e il risultato largamente positivo». Il fatto è, conclude Corbino, «che dietro il mio allontanamento si nasconde una manovra soltanto al primo stadio. In marzo, alla scadenza del mandato, cadrà anche la testa di Modiano, messo a quel posto per consentire a chi lo seguirà di occupare per 4 anni la presidenza, invece dei due anni e tre mesi che a norma di statuto gli sarebbero toccati se fosse stato subito eletto. Inoltre, l'operazione del mio allontanamento è stata costantemente seguita da un funzionario della Confindustrìa, per il quale chiedo che il direttore generale, una volta accertate le eventuali responsabilità, adotti esemplari provvedimenti».

Persone citate: Carli Corbino, Corbino, Guido Carli, Marcello Modiano, Mario Corbino

Luoghi citati: Gardone Riviera, Roma