L'Inam ha 800 miliardi di debiti Sospeso il pagamento ai medici

L'Inam ha 800 miliardi di debiti Sospeso il pagamento ai medici Drammatico annuncio dell'Istituto e dei sanitari L'Inam ha 800 miliardi di debiti Sospeso il pagamento ai medici Le spese assistenziali per lavoratori agricoli, pensionati, domestiche molto superiori al gettito dei contributi - Il deficit tra qualche mese potrebbe raggiungere i 2 mila miliardi di lire Roma, 11 novembre. La Federazione nazionale degli ordini dei medici ha annunciato oggi che «l'Inam è costretto a sospendere immediatamente, sull'intero territorio nazionale, la corresponsione dei compensi ai medici convenzionati per mancanza di fondi». La notizia, aggiunge la Fnoomm, «ha destato vivissimo allarme in tutta la categoria che, in larghissima misura, opera nell'ambito della mutualità per l'assistenza a decine di milioni di lavoratori». La Fnoomm richiama l'attenzione del Parlamento, del governo e delle confederazioni sindacali dei lavoratori sulle conseguenze dell'eventuale protrarsi dell'inadempienza iiiiiiiiiiiiiiimimiiimiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii dell'Inam. Mentre si impegna a compiere ogni sforzo per evitare l'acuirsi della già grave crisi di funzionamento dell'assistenza sanitaria, la Fnoomm esprime la propria solidarietà non solo ai medici e alle loro organizzazioni sindacali per i provvedimenti che, loro malgrado, dovranno prendere, ma anche e soprattutto ai lavoratori assistiti per i disagi cui potrebbero andare incontro nelle prossime settimane nel caso che la situazione non venga sbloccata. La Federazione dei medici mutualisti (Fimm) ha deciso, dal canto suo, di proporre al suo congresso convocato per il 18 novembre la denuncia di tutte le convenzioni mutualistiche esistenti con il conseguente passaggio ad un rapporto libero professionale, basato sul pagamento da parte dell'assistito che dovrà poi farsi rimborsare dalla mutua in base alle tariffe previste per la assistenza indiretta. Una conferma delle difficoltà attuali è venuta direttamente dall'Ufficio stampa dell'Inam. L'istituto conferma di non poter far fronte, a causa delle note difficoltà finanziarie maturate nel tempo, al pagamento ai medici delle competenze scadute a fine ottobre. Precisa, peraltro, di aver interessato i ministeri del Lavoro e del Tesoro per una sollecita soluzione che possa scongiurare eventuali conseguenze negative sulle prestazioni. I due ministeri si sono seriamente impegnati, per cui si dovrebbe ritenere prossima una positiva definizione. Di fronte alla crescente sperequazione fra entrate e uscite (da oltre venti anni le spese assistenziali per i lavoratori agricoli, i pensionati, le domestiche eccetera, superano di gran lunga il gettito dei relativi contributi), nessun provvedimento organico è stato preso, in attesa della riforma sanitaria, per consentire all'Inani e agli altri enti mutualistici di operare in condizioni di economicità. «Con disponibilità dì cassa praticamente esaurite — ha affermato il commissario dell'Inam Ghergo, in un recente convegno — occorre far fronte ad impegni di spesa per medici, farmacie ecc. dell'ordine di 173 miliardi di lire, che vanno ad aggiungersi agli altri 640 miliardi di disavanzo di cassa maturati nei mesi precedenti. Se non si interverrà con urgenza, l'Inam si presenterà alla data di scioglimento — 30 giugno 1977 — con un deficit assai vicino ai 2 mila miliardi di lire». g_ f m nLattKidelal socoMpameinvcomaliaberoprIPaneP. GaGisePoti Pa

Persone citate: Ghergo, Inam

Luoghi citati: Roma