Scenziato dice: "Mi dimetto non si fa nulla per Seveso"

Scenziato dice: "Mi dimetto non si fa nulla per Seveso" E* il direttore del laboratorio del Cnr Scenziato dice: "Mi dimetto non si fa nulla per Seveso" Roma, 11 novembre. Il professor Antonio Liberti, direttore del laboratorio di inquinamento atmosferico del Cnr, che ha appena concluso gli esperimenti nella zona inquinata dalla diossina di Seveso col metodo della fotodecomposizione, spara a zero contro l'immobilismo regionale, lo spreco di denaro pubblico e l'inutilità delle misure varate fino a questo momento dagli organi preposti all'opera di bonifica. I risultati ottenuti dai tecnici del Lia (Laboratorio inquinamento atmosferico) a Seveso, nella micro-zona loro assegnata dalle autorità regionali, sono stati tali da indurre il professor Liberti a scrivere una lettera al professor Cimmino, presidente della commissione scientifica per Seveso, nella quale lo scienziato, confortato anche dalle indicazioni della commissione Cee, minaccia le dimissioni dalla commissione stessa nel caso i suoi suggerimenti non venissero presi in considerazione. «Non mi dimetto ancora — ha detto il professor Liberti — solo perché non voglio che in questo modo il Cnr venga tagliato fuori dalla bonifica di Seveso, ma è inammissibile che si continui a tergiversare ed a sprecare miliardi». Gli esperimenti condotti dal Cnr a Seveso — tre mesi dopo la richiesta di poter agire nella zona — sono stati effettuati dal 15 al 29 ottobre in zone altamente inquinate da Tcdd (diossina) col metodo della fotodegradazione. Il sistema, messo in evidenza dal professor Crosby, il massimo esperto di procedimenti di bonifica, è consistito nello spruzzare l'area contaminata con una soluzione attivatrice di oleato di etile e xilolo opportunamente preparata, in modo da ottenere un sottile velo. La superficie è stata poi irradiata con radiazioni ultraviolette fornite da lampade a vapori di mercurio ad alta pressione, installate su carrelli mobili capaci di irradiare superfici di 80-100 metri quadrati. Per la decontaminazione degli interni, i tecnici del Cnr hanno sostituito le normali lampadine degli appartamenti con lampade ultraviolette. La distruzione della diossina è avvenuta con percentuali dal 100 al 75 per cento, e il tempo necessario per raggiungere questi risultati, variabile in relazione alla quantità di raggi ultravioletti impiegati, è stato fra una e 5 ore. Nella lettera Liberti afferma che « i provvedimenti di emergenza suggeriti alla Regione Lombardia nella prima decade di agosto, vanno rivisti alla luce delle raccomandazioni scientifiche e tecniche di autorevoli enti e personalità». In particolare, la costruzione della palizzata-gabbia intorno alla zona «A» («un'opera monumentale che coste¬ rà circa 1 miliardo») dovrebbe essere sospesa: «sembrerebbe più opportuno — dice 10 scienziato — catramare le strade dell'area, circondare con filo spinato i campi e rendere le case riutilizzabili con 11 procedimento della fotodecomposizione. Ciò porterebbe alla rinascita dell'area, circoscrivendo i campi inquinati per le ulteriori azioni che si intende intraprendere». Quanto ai provvedimenti sanitari adottati, Liberti li definisce in gran parte «inutili», affermando che si sta procedendo con una distruzione sistematica degli arbusti, degli indumenti e ad uno spreco di costoso collante. «Ciò che turba me stesso e l'opinione pubblica e in particolare gli abitanti di Seveso — prosegue lo scienziato — è che nonostante la grande pubblicità fatta dalla Regione, soto i microesperimenti della Givaudan e del Crn abbiano avuto luogo e che, nonostante l'insistenza con cui si è richiesta l'esecuzione di essi ed i soddisfacenti risultati raggiunti, non si intende modificare quelle proposte dettate dall'urgenza quando il problema era poco noto. Duole comunque che l'impiego delle radiazioni cominci ad essere preso in considerazione a novembre, quando le radiazioni solari sono estremamente deboli e le condizioni climatiche sono proibitive ». (Ag. Italia)

Persone citate: Antonio Liberti, Cimmino, Crosby, Liberti

Luoghi citati: Italia, Lombardia, Roma, Seveso