Trapattoni e gli inglesi
Trapattoni e gli inglesi Ai Circolo della stampa Trapattoni e gli inglesi (r. s.) Giovanni Trapattoni e Nello Santin hanno accettato di giocare in anticipo, a tavolino, Italia-Inghilterra di mercoledì prossimo. La partitissima degli azzurri è stata il tema di un riuscito dibattito tenutosi martedì sera al Circolo della stampa di Torino, In apertura del quale il pubblico ha onorato con un momento di silenzio Giorgio Ferrini, ricordato con commosso parole da Alfredo Tonlolo, presidente del Circolo stesso. Su Italia-Inghilterra, tecnico, giocatore e giornalisti presenti (Barettl, Franco Colombo, Costa, Giglio Panza, Perucca) hanno dimostrato un certo ottimismo: si è discusso sulle qualità attuali del calcio britannico che non ha più gli assi di un tempo e, grazie alle due imprese recenti della Juventus, comincia a temere il nostro football, sulla formazione azzurra decisa da Bearzot (tutti d'accordo, al momento non è più II caso di discutere su Antognonl e Capello, visto che sono stati sinora in squadra), sull'antipatia che può essere stata scatenata nei nostri confronti (le accuse Inglesi alla Juve, l'arbitraggio di Delcourt contro II Torino) da campagne di stampa portate avanti con particolare « impegno ». Ad una obiezione di Costa sull'opportunità di ritiri troppo lunghi, Trapattoni ha risposto sottolineando che l'eventuale stress psicologico è largamente bilanciato dalla necessità del tecnico, nel caso Bearzot, di poter avere un confronto quotidiano con I convocati, nonché dall'esigenza di provare sul campo schemi particolari. Barettl ha sottolineato come una vittoria sugli inglesi a Roma sarebbe importante non solo In vista della qualificazione al « mondiali », ma costituirebbe la conferma della validità del calcio nuovo portato avanti dalle squadre torinesi, che non a caso danno il maggior apporto alla Nazionale (apporto che sarebbe maggiore con Claudio Sala e Pecci disponibili).
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