E' davvero crisi quella della Girgi? di Giorgio Barberis

E' davvero crisi quella della Girgi? Stupisce nel basket il momento-no dei campioni d'Europa E' davvero crisi quella della Girgi? Stasera al Palasport di Torino (ore 21) la Chinamartini ospita la Cosatto Napoli // basket preme sull'acceleratore e gioca oggi il primo dei quattro turni infrasettimanali in programma nella prima fase dei campionato die si concluderà il 6 febbraio. Il calendario offre cosi il suo primo scontro al vertice, nel Palazzètto di Cucciago, dove si affronteranno Forst e Sinudyne, nobili di rango, che oltrettutto la classifica vede appaiate al vertice. Ma la domanda che molti si pongono di questi tempi non riguarda né l'una né l'altra di queste squa: dre, bensì la « terza grande ». ossia la Girgi. che nelle ultime quattro partite (due di campionato e due di Coppa del Campioni) ne ha vinta una soltanto, contro la modesta formazione campione del Lussemburgo. Le diagnosi sulla -malattia* della Girgi sono molteplici, e sembrano più che tutto orientate a stigmatizzare una presunta cattiva conduzione della squadra. In effetti i prossimi due Impegni dei varesini (stasera a Venezia con la Canon e domenica a 'Roma con l'Ibp) probabilmente si concluderanno con altrettante sconfitte, avvalorando la tesi di chi sostiene che la Girgi non ha provveduto a rinnovarsi per tempo ed ora ne paga le conseguenze. Ma II problema è differente. D'accordo die l'organico a disposizione di Gamba è limitato però bisogna considerare i gravi infortuni che tengono lontani dai campi sia Moise sia Rizzi, nonché la pubalgia che da tempo affligge Meneghin e che, tutto sommato, le due giornate di squalifica affibbiate al giocatore permetteranno di curare almeno con qualche giorno di riposo. Tutt'al più si può imputare al general manager Gualco di essersi troppo lidato dell'avvocato Kaner che assicurava lo « status * di « oriundo * di Rinaldi. Invece i documenti necessari non sono stati trovati e la Girgi si è ritrovata con la stessa formazione dello scorso anno, indebolita dalle partenze di quel « panchinari » tipo Gualco, Salvaneschi, Carrararia, in grado di garantire alla squadra del ricambi In caso di necessità. « Lo hanno chiesto loro di andarsene — spiega Gualco — e d'altronde non si poteva fare a meno di concedere loro una chance per giocare un'intero campionato e far vedere il loro valore ». Fatto sta. però, die i vari Bechini, Mottini, Colombo sono ancora troppo giovani ed inesperti per sostituirli degna- mente anche nel ruolo di « panchinari ». Soltanto la seconda lase del campionato potrà darci ragguagli esatti sulla * malattia » della Girgi. Recuperati Morse e Rizzi, infatti, Gamba tornerà a disporre di un organico di grandissimo livello e se non si usurerà qualcun altro ìa Girgi potrà dire ancora la sua nel discorso per lo scudetto. L'allenatore, d'altronde, non ha perso la sua fiducia: ■ Se dovevano capitarci incidenti in serie, meglio che sia successo adesso: nella prima fase del campionato qualche sconfitta si può sempre rimediare ».'£ non aggiunge che in fondo, dopo che prima del torneo aveva detto e ribadito la convenienza di arrivare terzi per non capitare contro le due promuovendo dell'A 2 nei play oli ma contro « valori noti », qualche sconfitta adesso gli permette solo di tarsi tranquillamente staccare da Frffst e Sinudyne e raggiungere l'obbiettivo prefissato (il terzo posto) senza far poi gridare nessuno allo scandalo per qualcfie sconfitta non proprio prevedibile nel girone di ritorno. Se dunque l'A 1 ribadisce ad ogni giornata il concetto che le partite nni^fontano sempre ma solo qualche volta ai lini della classifica linai;?, ben"differente rimane il discorsi,; per l'A 2. La sconfitta della Cimano a Genova, la fatica con cui II Fernet Tonio ha battuto in casa ,il Trieste, confermano la importanza di ogni partita. Vivrà dunque/ tranquilla la Chinamartini che usufruendo (stasera e dome¬ nica) di due turni casalinghi contro le due ultime della classe, Cosatto Napoli e Brindisi, potrà attendere con una certa serenità I risultati delle altre'per poi .tirare le somme su quali siano le più agguerrite avversarie nella lotta per i primi due posti. Partite non difficili, quelle dei torinesi, ma neppure da sottovalutare. Specie perché a partire da stasera (Palazzo dello Sport, ore 21) occorrerà che la squadra giochi per ritrovare quella tranquillità necessaria per ottenere i risultati anche contro le avversarie più forti. Giorgio Barberis