Commozione di amici e rivali

Commozione di amici e rivali Commozione di amici e rivali La scomparsa di Giorgio Ferrini ha suscitato commozione e cordoglio nel mondo calcistico Italiano in cui l'ex capitano del Torino aveva conquistato un posto di primissimo piano per la sua serietà professionale e per la tempra di combattente. Ecco come lo ricordano gli amici, I vecchi compagni e gli avversari di un tempo. BONIPERTI: «Tutti gli sportivi sono addolorati dalla morte di Giorgio ed io mi sento molto vicino alla sua famiglia in questa triste circostanza. Era un vero uomo, un atleta di grande temperamento che ha dato molto al calcio ed alia società nella quale ha militato a lungo con una fedeltà ed un attaccamento eccezionali ». BEARZOT: « Non ò facile esprimere ciò che provo per la perdita di un grande amico. Posso ricordarlo come calciatore. Sembrava nato per giocare nel Torino. L'ho visto crescere e gli ho ceduto la fascia di capitano quando ho chiuso la carriera agonistica. Era II tipico giocatore che amavo di più, l'espressione del calcio atletico, ricco di temperamento. E' stato uno dei compagni più bravi, antipersonaggio per eccellenza: dava tutto per la squadra senza mal farlo pesare ». ALLODI: « Conoscevo Ferrini da tanti anni, aravamo amici, una grande perdita. Già ai tempi dell'Inter ero diventato suo ammiratore. Avevo cercato di portarlo con me ma non c'ero mal riuscito: amava troppo il Torino. Poi abbiamo mantenuto buoni rapporti, ci siamo rivisti spesso, ancora in occasione dell'esame per il corso allenatori. All'inizio era poco convinto, voleva stare vicino alla sua squadra, più tardi l'ho visto sorridere felice. Povero Giorgio. Ho perso un amico ». ALTARINI: «La notizia della morte di Giorgio, per quanto purtroppo attesa, mi ha rattristato molto. Ci slamo trovati più volte avversari in campo, e compagni nella Nazionale che ha giocato in Belgio, e ool al mondiali in Cile. Un ragazzo d'oro. La gente che lo vedeva In campo, non quella granata comunque, può essersi fatta di lui una Impressione sbagliata. Era un duro, certo, ma leale, mentre purtroppo di giocatori sleali ce ne sono in giro. Magari si notano di meno perché sono astuti, lui non ricorreva a sotterfugi ». ROBERTO LOVATI-. « Quando lo giocavo In porta con la maglia granata, Ferrini era ancora un ragazzo. Ln ricordo, quindi, come avversario negli anni successivi. Alcuni lo giudicavano troppo Irruente, lo dico. Invece, che la sua grinta, la sua lealtà sportiva, gli hanno consentito di rappresentare il vero spirito del Toro. Non sarà facile dimenticare Giorgio sia come uomo che come calciatore. , «A ' . -... Giorgio in azzurro

Persone citate: Ferrini, Giorgio Ferrini, Roberto Lovati

Luoghi citati: Belgio, Cile