Il riciclaggio delle nonne di Clara Grifoni

Il riciclaggio delle nonne Il riciclaggio delle nonne Sino a qualche anno fa venivano messe in disparte, si temeva che con i loro metodi antiquati viziassero i bimbi e ne ritardassero lo sviluppo - Ora sono contese e stanno sorgendo agenzie per il noleggio £' una donna sui sessantacinque, grassoccia, capelli grigi, mantello blu, alle prese con uno di quei marmocchi riottosi che farebbero concedere le circostanze attenuanti a Erode. Scalcia e mena pugni, sgranando parolacce d'uso ormai corrente, ma che, a sentirle da una tenera bocca, fanno ancora vacillare. L'anziana, però, domina validamente la situazione: non solo riesce a schivare i colpi del ragazzino inferocito, ma con un'abile mossa (che conosca il karaté?) lo immobilizza e lo impugna, trainandoselo urlante per il viale. L'amica che è con me dice: • Quella 11 era una mia vicina di casa. Una placida donnetta come ce ne son tante, vedove e con figli sposati, che si fanno una vita confortevole, qualche cinema, qualche visita ai poveri della San Vincenzo, la canasta, il crochet. Poi le sono nati del nipotini e ora è una nonna riciclata». // riciclaggio delle nonne ebbe inizio pochi anni fa, quando questo macchinoso vocabolo entrò nel circuito quotidiano, diventando meno ermetico non appena fu chiaro che si poteva applicarlo grosso modo a persone e cose, ai laureati come ai cappotti, da riadattare o adeguare alle necessità del momento. Così com'erano, le nonne venivano considerate inutilizzabili. Le ricette pedagogichi, venute giù a pioggia negli ultimi lustri, erano spesso in contrasto tra loro, ma d'accordo su un punto: l'ostracismo alle nonne. Trattano I pargoli come deficienti, gli dicono bombo, torto, ninna e ne ritardano lo sviluppo. Li vezzeggiano troppo, li vestono troppo, li impauriscono con orchi e streghe, li imbottiscono di pregiudizi e di torte, rimandandoli vlzlatlsslmì e con la gastrite ai genitori. In quel tempo ricevetti varie lettere da queste ripudiate: volevano che gl'indicassi il modo di contrattaccare figlie e nuore accusatrici. lo rispondevo regolarmente: 'Signora, non combatta, anzi si arrenda subito. Lasci che le madri si sciroppino I loro pargoletti ed assapori tranquillamente le gioie della terza età». Sennonché, poco dopo, gli psicopedagoghl fanno marcia indietro e, seguendo l'esempio del dottor Spock, il gran paladino della permissività, si rimangiano tutto. Non è vero che i metodi nonneschl siano deleteri per l'educazione. Al contrario. Con la loro disponibilità, la loro Indulgenza e pazienza, persino con I loro orchi e streghe, le nonne sono quel che ci vuole per i complessati e nevrotici ragazzini d'oggi. Quindi, chi ne ha una a portata di mano, la ricuperi senza indugio (questo cambiamento di rotta è dovuto anche a motivi contingenti: la scomparsa delle domestiche, la penuria di asili-nido. Il costo proi¬ bitivo delle baby-sltters e di conseguenza l'ali anno delle giovani mamme sempre di corsa tra lavoro e casa). Una volta riammesse nei ranghi, le nonne sono costrette a riciclarsi. Non alludo a quelle giovani, già incorporate nel sistema; ma alle altre, che fecero pratica coi bambini di quarant'anni fa, cui si dava poca o punto importanza. A quell'epoca era addirittura impensabile che I ragazzi potessero fare una rivoluzione e avanzare come orde di Unni, mettendo gli adulti con le spalle al muro. Voi, matusa, rimbambiti e q.d. (quasi defunti). Con la nuova generazione, o bere o affogare. I vecchi criteri sull'allevamento si rivelano anacronistici come le culle a dondolo. Il lattante moderno non va dondolato. Non porta pancerlne di lana, non mangia laboriose purées di verdura. Il suo cibo è In scatola come quello dei cani: e se succede di confondere le scatole, alla peggio abbalera. Questo può essere d'aiuto alla nonna, che deve farsi al tono aggressivo degli infanti prima e dopo, al gergo minorile (succede spesso che inconsciamente lo adotti e dica non rompere o sei un imbranato). Deve Inoltre sbarazzarsi dei tabù e considerare normale che il ragazzo abbia la chiave di casa, la ragazza degli amori girovaghi. Al limite, che l'uno o l'altra portino a domicilio il loro partner senza l'approvazione del parroco o del sindaco. Donne tes seize ans, canta Aznavour. Quando sia convertita (o rassegnata) ai sedici anni che si donano, una nonna è al termine del suo riciclaggio. Nuore e generi, che un tempo se la rimbalzavano con fastidio, ora se la contendono accanitamente. Prima delle ferie ebbi la telefonata d'una conoscente, che m'informò di dover correre a Bricheraslo per prelevare la suocera. Cos'è, dico, un sequestro di persona? Quasi, è la risposta. Bisogna precedere la cognata, anche lei con due bambini, anche lei decisa ad accaparrarsi la nonna e sbolognarle 1 figli durante le vacanze per potersene andare In Grecia col marito e gli amici, senza l'impiccio del ragazzini. Care, insostituibili nonne, chiamate ormai 'di servizio-. A ore o a giornata, fisse o pendolari, se debbono dividersi tra figli dislocati, andando un po' qui, un po' là. E sempre gratuitamente. Finché dura. A Roma, come a Parigi, stanno fiorendo agenzie per il noleggio delle nonne, -au pah' o •sitter- (1600 l'ora). E pare vadano a gonfie vele, tanta è la richiesta. Inutile dire che queste false nonne vengono debitamente riciclate, in appositi corsi. E magari ci scappa anche il diploma di ava à-la-page. Clara Grifoni

Persone citate: Aznavour, Erode, Signora, Spock

Luoghi citati: Grecia, Parigi, Roma