Rovescio laborista guai per Callaghan di Jean Wetz

Rovescio laborista guai per Callaghan Inghilterra, elezioni parziali Rovescio laborista guai per Callaghan Londra, 5 novembre. Le tre elezioni parziali svoltesi ieri in Gran Bretagna hanno segnato un insuccesso clamoroso dei laboristi. 1 tre seggi parlamentari in gioco erano considerati finora roccaforti imprendibili del partito di Callaghan. Invece i conservatori hanno raccolto due vittorie sulle quali non osavano sperare. Lo spostamento di voti a favore dei « tories » dalle ultime elezioni generali (ottobre 1974) è ora del 17,5 per cento. Sul piano nazionale un tale capovolgimento darebbe al partito di Margaret Thatcher una netta maggoranza ai Comuni. E' vero che i risultati delle elezioni parziali non consentono mai di prevedere in modo certo l'esito di elezioni generali, ma ieri dove i conservatori hanno vinto, il numero dei votanti è stato molto vicino a quello di elezioni generali. Modesta consolazione, per i laboristi a Newcastle, dove hanno difeso con successo il seggio abbandonato da Edward Short, « numero due » del partito fino a qualche settimana fa, prima di ritirarsi dalla vita politica. La maggioranza laborista, che nel 1974 era di oltre ottomila voti, s'è ridotta a soli 1838. C'è da osservare che neppure i conservatori hanno fatto grande figura; sono stati respinti in terza posizione dal candidato dei liberali, che sono estremamente attivi nella politica locale di Newcastle. Nelle altre due circoscrizioni in gioco i liberali hanno invece ottenuto risultati piuttosto mediocri. Il seggio di Workington, una città portuale nel Nord-Est dell'Inghilterra, era saldamente in mano ai laboristi da 58 anni. Callaghan era talmente sicuro che il partito non avesse nulla da temere nella circoscrizione che recentemente aveva fatto nominare « Lord » il suo ex mi- nistro dell'agricoltura, Peart, mandandolo così alla Camera dei Pari. Nelle ultime elezioni Peart ebbe 9500 voti di vantaggio sull'avversario conservatore. Ora la situazione è rovesciata e il candidato « tory » ha vinto con 1065 voti di margine, il che significa uno spostamento del 13,2 per cento dei suffragi. I conservatori possono essere orgogliosi del successo ancora più clamoroso a Walsall, una città industriale a Nord di Birmingham. Era il seggio di John Stonehouse, l'ex ministro laborista che scomparve due anni fa da una spiaggia della Florida e che fu poi ritrovato in Australia, ricondotto in Inghilterra e condannato a sette anni di carcere per una serie di reati finanziari. Ma il « caso » Stonehouse non sembra abbia avuto un grande peso nella battaglia elettorale. I laboristi si sono trovati in difficoltà perché il loro candidato di ieri, della sinistra del partito, aveva presentato un programma giudicato « estremista ». Risultato: la maggioranza di oltre 15 mila voti ottenuta due anni fa da Stonehouse si è trasformata in una maggioranza conservatrice di 4379 voti. Lo spostamento, che raggiunge il 22,5 per cento dei suffragi, è il più forte che sia stato registrato da quarant'anni. Un altro aspetto da notare e che il candidato del « fronte nazionale » (ostile all'immigrazione di gente di colore) è al terzo posto. Margaret Thatcher, naturalmente non ha perso tempo ed ha già chiesto elezioni generali: in base ai risultati di ieri, i laboristi sarebbero sconfitti. La situazione del governo ai Comuni è diventata ancora più precaria. I ìaboristi ora dispongono di 312 deputati, più 2 laboristi scozzesi che però hanno rotto con l'organizzazione ufficiale del partito. Ci sono poi due rappresentanti dell'Ulster che finora hanno regolarmente votato per il governo. I conservatori sono ora 278; i liberali hanno 13 deputati, i nazionalisti scozzesi 11, quelli del Galles 3, e gli unionisti dell'Ulster 10. Se l'insieme dell'opposizione riuscisse a coalizzare le proprie forze, la caduta del gabinetto Callaghan sarebbe inevitabile. Finora, tuttavia, una tale alleanza non si e mai potuta realizzare; dopo i deludenti risultati di ieri è comunque certo che i liberali avranno sempre meno desiderio di far cadere il governo Callaghan, perché sarebbero costretti ad affrontare elezioni generali. Ma il rovescio per i laboristi non è pericoloso soltanto sul piano nazionale; negli ambienti politici si teme che la sconfitta elettorale di ieri nuoccia al prestigio di Callaghan all'estero, provocando tra l'altro una nuova ondata speculativa contro la sterlina. Jean Wetz Copyright di <c Le Monde » e per l'Italia de « La Stampa » Margaret Thatcher