La guardia resiste ai banditi ed è ferita da una pallottola the stivala sul cranio

La guardia resiste ai banditi ed è ferita da una pallottola the stivala sul cranio È scampata per poco alla morte durante un assalto in banca La guardia resiste ai banditi ed è ferita da una pallottola the stivala sul cranio In via Monginevro: i banditi sono stati costretti a fuggire a mani vuote - Altre rapine fallite a un'oreficeria di corso Giulio Cesare e alle poste di Ciriè - In via Bovetti, invece, depredato degli affitti un amministratore di alloggi Nella giornata di ieri, offensiva della malavita. Ma su quattro assalti a banche, negozi o furgoni postali solo uno ha fruttato un magro bottino; negli altri casi i banditi sono dovuti fuggire a mani vuote, lasciandosi alle spalle un ferito, scampato per un capello alla morte. La prima tentata rapina, alla filiale della Banca Nazionale del Lavoro in via Monginevro 61: la guardia giurata Giovanni La Picclrella, 56 anni, via Rieti 34 a Grugllasco, che ha tentato di opporsi agli aggressori armati è stato ferito al capo da un colpo di pistola. Il proiettile ha scavato un solco nel cuoio capelluto: un centimetro più in basso e l'uomo sarebbe stato ucciso. Sono le 10,15, davanti alla banca giungono due giovani a viso scoperto, uno punta la rivoltella al fianco dell'agente e » ordina: « Non fare lo stupido: adesso tu entri con noi senza opporre resistenza ». Ma La Piccirella non si lascia intimorire: affronta il bandito armato prima sferrandogli un violento calcio alle gambe, poi tempestandolo di pugni. Il rapinatore sta per essere sopraffatto, sorpreso dalla reazione, ma il complice lo aiuta: riesce ad afferrare la guardia alle spalle, la immobilizza. Il primo giovane, allora, colpisce al capo l'uomo con la canna della pistola, una, due volte. Al secondo colpo, l'arma spara: La Piccirella cade tramortito mentre il sangue gli cola sul volto. I due, presi da! panico, forse credendo d'averlo ucciso, fuggono in una viuzza laterale e scompaiono. Dopo pochi minuti arriva la polizia: attorno alla guardia giurata che si sta riprendendo c'è una piccola folla di massaie terrorizzate e di impiegati usciti dalla banca. Il ferito viene portato all'Astanteria Martini con un'ambulanza e sottoposto a raggi: 11 proiettile gli ha scavato sulla testa un solco lungo cinque centimetri, che guarirà In quindici giorni. Il cranio è rimasto intatto. Mezz'ora prima era avvenuto un altro tentativo di rapina in una gioielleria di corso Giulio Cesare 55 poco oltre il ponte sulla Dora. Il titolare, Giuseppe Girardi, 56 anni, abitante in corso IV Novembre 6, stava allestendo la vetrina quando ha visto due giovani scendere da una 124 blu. « Mi si sono avvicinati — ha detto più tardi alla polizia — ed uno mi ha puntato al ventre una pistola ». Girardi ha tentato il tutto per tutto: con la mano tesa ha sferrato un colpo violento al bracalo armato del bandito poi è balzato all'interno del negozio sprangando la porta. Al due rapinatori non è rimasto che risalire sull'auto e fuggire. La « 124 » è stata rintracciata poco dopo in una strada laterale: era stata rubata l'altro giorno. Ancora un fallito assalto in mattinata a Ciriè ad un motofurgone delle Poste. Due giovani mascherati hanno bloccato la loro Mini blu davanti all'ufficio smistamento di via Matteotti 84 ed aggredito un portalettere, Giuseppe Crusco, 40 anni, che con il collega Aurelio Mengarelli di 27 anni, stava scaricando da un furgoncino la corrispondenza appena ritirata in stazione. Uno ha puntato la pistola al fianco del postino dicendogli: « Fermo e non fiatare »; il complice, intanto, frugava fra i sacchi. Quando ha creduto d'avere fra le mani quello « speciale » colmo di « valori » ha fatto un cenno d'intesa al compagno. Subito dopo sono fuggiti. Ma hanno commesso un errore: il sacco rapinato non conteneva denaro ma solo espressi e raccomandate. Se ne sono disfatti dopo averlo aperto. Alie 11,30 aggressione riuscita nell'ufficio di un amministratore di appartamenti in via Bovetti 16. Assente il titolare, è stata la moglie, Rosa Ferretti, 42 anni, ad aprire la porta quando ha sentito squillare il campanello. « Sull'uscio — è il racconto della donna — c'era un giovane con il viso parzialmente coperto da una sciarpa. Dall'impermeabile chiaro spuntavano le canne mozze d'un fucile da caccia». Il bandito ha aperto il cassetto della scrivania ed afferrato mazzette di banconote per un milione e mezzo (gli affitti pagati), mentre la Ferretti era paralizzata dalla paura. Subito dopo è fuggito su una «850» chiara che lo attendeva in strada. * Un tassista, Giuseppe Uccelli, 60 anni, via Cardezza 17, è stato rapinato l'altra notte da tre clienti che stava portando a Collegno. Ha raccontato ai carabinieri: « Li ho caricati in corso Francia, verso le 3. Quando siamo stati alla periferia di Collegno, in via Alplgnano, quello che era al mio fianco si è coperto il viso con una calzamaglia e puntandomi un coltello mi ha chiesto il portafoglio. Ho ubbidito, dentro c'erano 35 mila lire ». I banditi hanno fatto scendere il tassista e sono scappati con la sua auto. ■k Maria Rita Gula Cardarello, 24 anni, studentessa, via Drovetti 31, è stata rapinata l'altra sera in via Giolitti 41 mentre accompagnava a casa un amico, Alessandro Bozza di 35 anni. Due giovani armati di coltello l'hanno ob¬ bligata a consegnare la borsa con 5 mila lire. ■k Materiale fotografico, oggetti preziosi e denaro sono stati rubati l'altra notte all'ing. Luigi De Matteis, 37 anni, via Sacchi 34. I ladri sono entrati nell'alloggio forzando la serratura. L'agente Giovanni La Piccinelia è stato sfiorato al capo da un proiettile - Clienti e impiegati della Banca Nazionale

Luoghi citati: Ciriè, Collegno