Crescono i disoccupati tedeschi e gli stranieri ritornano a casa di Tito Sansa

Crescono i disoccupati tedeschi e gli stranieri ritornano a casa Fra settembre e ottobre se ne sono aggiunti 45 mila Crescono i disoccupati tedeschi e gli stranieri ritornano a casa Bonn, 4 novembre. La disoccupazione è nuovamente in aumento in Germania. Da 900 mila che erano a fine settembre, i senza lavoro sono diventati 945 mila a fine ottobre. Di pari passo (di 45 mila unità) si è accresciuto il numero di coloro che lavorano a orario ridotto: ora sono 139 mila, mentre i posti di lavoro disponibili sono diminuiti a 221 mila. '(Fattori stagionali», dice il presidente dell'Ufficio centrale del lavoro di Norimberga, Josef Stingi, anticipando la previsione che già alla fine di questo mese la disoccupazione potrebbe superare il milione di unità, per aumentare ancora a dicembre e in gennaio. Secondo l'opposizione democristiana, invece, i fattori stagionali sono responsabili soltanto in minima parte dell'aumento della disoccupazione, la colpa è della politica sbagliata del governo del cancelliere Helmut Schmidt il quale non incoraggia sufficientemente con facilitazioni e sgravi fiscali gli investimenti produttivi dell'industria per la creazione di nuovi posti di lavoro. Benché non colto di sorpresa dalle cifre, il governo ha annunciato soltanto oggi misure finanziarie per arginare la disoccupazione, che da diversi giorni erano già pronte nei cassetti. La prima, con effetto immediato, è lo stanziamento di 400 milioni di marchi (circa 150 miliardi di lire) per un programma che favorisca lo spostamento della manodopera disponibile e il suo inserimento. Secondo ì datori di lavoro si tratta di palliativi, essi ritengono che la situazione economica generale sia labile e suggeriscono una attiva politica di incoraggiamento degli investimenti. Per i datori di lavoro la pubblicazione delle cifre sulla disoccupazione viene al momento giusto: propio in questi giorni cominciano a scadere i primi grandi contratti collettivi di lavoro e i «partners» sociali si apprestano a intavolare negoziati per i rinnovi di essi. Aumentando il numero dei senza lavoro i sindacati sono invitati a maggior moderazione. Il che è gradito anche al governo, preoccupato di contenere il tasso di inflazione, ridotto a fine ottobre al 3,8 per cento annuale. Nel pubblicare le cifre sul¬ la disoccupazione, l'ufficio del lavoro fa osservare che il numero dei disoccupati stranieri è percentualmente inferiore a quello dei senza lavoro tedeschi. Mentre il tasso percentuale totale è del 4,1 per cento, quello dei lavora¬ tori ospiti e soltanto del 4 per cento. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che una buona parte degli stranieri rimasti senza occupazione ha preferito — volente o nolente — rientrare in patria. Tito Sansa

Persone citate: Helmut Schmidt, Josef Stingi

Luoghi citati: Germania, Norimberga