La Francia ha scoperto la delinquenza "nera,,

La Francia ha scoperto la delinquenza "nera,, Collegamenti con l'estrema destra La Francia ha scoperto la delinquenza "nera,, (Nostro servizio particolare) Parigi, 2 novembre. Il «cervello», confesso, della «banda delle fogne» di Nizza, Albert Spaggiari, è un ex membro dell'Oas, come Jacques Prevost, uno dei responsabili del sequestro dell'industriale discografico Hazan, lo scorso gennaio. Di Jean Kay, ex mercenario in Yemen e Biafra implicato nell'affare Dassault, sono noti i contatti con gli esponenti dell'estrema destra internazionale e i legami con i circoli falangisti in Libano. Tutti e tre questi personaggi, secondo una «voce» di fonte nizzarda ripresa anche da Le Monde, farebbero parte (il condizionale, per ora, è d'obbligo) di quella misteriosa «Catena», l'organi zza zione internazionale che fornirebbe soccorsi e assistenza ai neofascisti italiani in fuga, a «ustascia», a ex membri della «Pide» portoghese, a neonazisti tedeschi, a estremisti spagnoli. Prendendo lo spunto da alcuni fatti di cronaca nera avvenuti negli ultimi tempi, il Quotidien de Paris con una inchiesta pubblicata oggi prospetta inquietanti interrogativi su quella che definisce «una nuova delinquenza nera». Sotto un titolo in apertura in prima pagina, «A che cosa servono tutti questi miliardi?», il giornale parigino enumera alcuni recenti episodi criminosi in cui sono implicati personaggi dalla provenienza non dubbia. Primo caso, il «colpo» in banca a Mulhouse, bottino oltre un miliardo e mezzo; i colpevoli non vengono mai scoperti, ma le «soffiate» che giungono alla poli- zia spirano in una direzione | unica, il milieu della malavita lionese in cui sono confluiti numerosi ex attivisti del Sac, quella sorta di «polizia parallela» impiegata per compiti «non ufficiali». Secondo caso, più recente, il rapimento di Hazan: due miliardi e mezzo di riscatto, fra i responsabili, quasi tutti arrestati, ci sono cinque ex membri del movimento neofascista francese, il Pfn; l'organizzatore, Jacques Prevost è un ex militante dell'Oas; in una sua casa di campagna si ritrovano armi e canotti, per azioni di commando. E ancora, in luglio, c'è la fuga del capo contabile della Dassault, Hervé De Vathaire, che scom¬ pare con un miliardo e mezzo del costruttore aeronautico e un dossier segreto sulle operazioni finanziarie del gruppo industriale. Suo complice, e compagno di fuga, è Jean Kay, ex mercenario con spiccate simpatie di destra. Vathaire si consegna alla polizia un paio di mesi dopo e dal carcere, con un riassunto del dossier trafugato, accusa Dassault di evasione fiscale. Un altro esempio di «delinquenza nera» ricordato dal Quotidien de Paris: in agosto assalto all'ufficio postale di Courbevoie, uno dei banditi viene ucciso, è Bernard Lescrainier, ex membro dell'Oas. E infine, la «rapina del secolo» a Nizza. p. pat.

Luoghi citati: Francia, Libano, Nizza, Parigi, Yemen