Mozambico: 100 morti per attacco rhodesiano

Mozambico: 100 morti per attacco rhodesiano La notizia alla conferenza di Ginevra Mozambico: 100 morti per attacco rhodesiano Salisbury, 2 novembre. Truppe rhodesiane sono entrate in Mozambico e sono tornate alle loro basi dopo aver ucciso diverse centinaia di guerriglieri nazionalisti: lo dice l'agenzia di stampa sudafricana citando fonti della difesa nella capitale rhodesiana. L'agenzia dice che le fonti hanno riferito che sette campi di nazionalisti, nel territorio del Mozambico per una distanza di 80 chilometri dalla frontiera, sono stati distrutti da fanteria, carri armati, aviazione, elicotteri da combattimento impegnati nell'azione militare. Non si conoscono le perdite rhodesiane. (Ansa) Ginevra, 2 novembre. Le notizie sul tragico bilancio dell'incursione rhodesiana nel Mozambico contro i nazionalisti sono immediatamente rimbalzate a Ginevra, provocando un ulteriore deterioramento dell'atmosfera dei negoziati sul futuro dell'ex colonia inglese. Gli esponenti delle delegazioni negre hanno reagito in termini molto violenti contro l'intervento dell'esercito rhodesiano. Bersaglio di accuse particolarmente aspre è stato ovviamente il primo ministro bianco Ian Smith. Il capo dell'Unione popolar africana, Josua N'Komo, ha detto ai giornalisti: «L'azione militare del governo bianco nel Mozambico ha soprattutto lo scopo di sviare l'attenzione sulla conferenza di Ginevra. Le affermazioni secondo cui sarebbero state uccise centinaia di guerriglieri sono assurde. In realtà, i soldati bianchi uccidono dei rifugiati, in maggioranza donne e bambini. Le azioni di guerriglia verranno proseguite in tutto lo Zimbabwe (Rhodesia) fino a quando potranno essere eliminate le cause dell'attuale guerra civile». Analoghe reazioni si sono registrate negli ambienti vicini alla delegazione di Robert Mugabe, portavoce dell'Esercito popolare rhodesiano. Intanto i lavori del convegno ginevrino per il passaggio dei poteri alla maggioranza indigena sono proseguiti oggi con una riunione assai importante: i capi delle quattro delegazioni nazionaliste e il premier di Salisbury Smith hanno partecipato ad una seduta ufficiosa al palazzo dell'Orni. Tema delle conversazioni presiedute dal diplomatico inglese Ivor Richard era la scelta della data per la proclamazione dell'indipendenza dello Zimbabwe. I leaders negri hanno proposto il primo settembre del "17, ma Smith ha risposto con un secco no. Secondo fonti attendibili, sarebbe stato tuttavia compiuto qualche progresso sulla complessa questione della futura indipendenza della Rhodesia. Lo prova il fatto che domani un gruppo di esperti dovrà redigere un documento e subito dopo i capi delle diverse delegazioni riprenderanno l'esame del problema. Anche Smith dovrebbe partecipare alla seduta di domani e in serata farà poi ritorno a Salisbury. Il presidente della conferenza Richard ha tenuto a precisare che i lavori conti nueranno. 1. f.

Persone citate: Ian Smith, Ivor Richard, Robert Mugabe, Salisbury, Salisbury Smith

Luoghi citati: Ginevra, Rhodesia