A Bonn aspre le polemiche per i due generali "silurati" di Tito Sansa
A Bonn aspre le polemiche per i due generali "silurati" Scambi d'accuse tra de e socialisti A Bonn aspre le polemiche per i due generali "silurati" (Dal nostro corrispondente) Bonn, 2 novembre. Il siluramento del comandante e del vicecomandante dell'aviazione militare tedesca, generali Krupinski e Franke, ha scatenato un'ondata di polemiche. I socialdemocratici hanno chiesto le dimissioni dell'esperto militare dell'opposizione democristiana, Manfred Woerner, colpevole di avere definito «esagerata» e «ingiusta» la cacciata dei due generali, «resisi benemeriti verso Te forze armate», i democristiani dal canto loro hanno chiesto le dimissioni del ministro della Difesa, Leber, e del sottosegretario Hermann Schmidt che «permisero coscientemente lo scandalo» dei festeggiamenti all'ex asso dell'aviazione nazista Hans Ulrich Rudel. Come si vede, tutti sono d'accordo nel distanziarsi dal passato hitleriano. Lo fa perfino il foglio conservatore Bild Zeitung il quale — si stenta a crederlo — scrive in un editoriale che «il ministro Leber ha ragione» per avere messo a riposo i due comandanti della Luftwaffe. Tutti sono d'accordo anche nel non tollerare che i militari esprimano opinioni personali. La maggior parte dei quotidiani che oggi dedicano i loro commenti al siluramento dei due generali, si compiace che sia stata fatta piazza pulita e che in tal modo sia stata «salvata la facciata» delle forze armate tedesche. Soltanto la Frankfurter Allgemeine e la Welt, «conservatori», fanno osservare che — tutto sommato — Krupinski e Franke non hanno poi commesso un delitto cosi grave da giustificare la loro messa a riposo e che forse sarebbe stato sufficiente metterli a posto con un cicchetto pubblico. Sorge il dubbio, constatano diversi commentatori, che Krupinski e Franke abbiano espresso opinioni piuttosto diffuse nelle forze armate della Germania Federale. Il medesimo sospetto viene avanzato anche dal portavoce socialdemocratico Uwe Heye, il quale, dopo avere rimproverato al democristiano Woerner di «speculare evidentemente sulle simpatie di una parte del corpo degli ufficiali che crede ancora nelle viTtù sfruttate da Hitler», si domanda se i due generali non siano la punta di un iceberg» affondato nell'esercito tedesco. Di opinione opposta sono i democristiani, i quali considerano che la cacciata dei due generali sia stata una mossa dettata dalla «ragion di partito» e che Krupinski e Franke siano «inciampati nella congiura del silenzio con la quale i socialdemocratici circondano il caso Wehner» (il capo del gruppo parlamentare socialdemocratico fu comunista fino alla fine della guerra, ndr). Mediante il pensionamento forzato dei due generali — ha detto stasera alla radio il segretario parlamentare democristiano Gerhard Reddemann — è stata presentata ai cittadini in uniforme la museruola che ciascun soldato riceverà in avvenire se oserà accennare pubblicamente al passato di Herbert Wehner nell'estrema sinistra». Nelle forze armate — stando a informazioni ufficiali — la cacciata dei due generali non ha suscitato «alcuna reazione». Al ministero della Difesa è stato detto oggi che il «caso» verrà discusso nei prossimi giorni dal ministro con i più alti ufficiali delle tre armi e che esso verrà poi «presentato nella sua giusta luce» alla truppa. Corre voce che il generale Krupinski intenda ricorrere alla magistratura per essere stato «sospeso dal servizio con effetto immediato», anziché venire «messo a riposo». La sospensione dal servizio è riservata di norma a coloro che hanno commesso un reato, ed egli ritiene che l'esprimere un giudizio in un circolo privato non sia un reato. Tito Sansa
Luoghi citati: Bonn, Germania Federale
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