Soares confermato, ma emerge l'opposizione alla sua sinistra

Soares confermato, ma emerge l'opposizione alla sua sinistra Concluso il congresso del partito socialista portoghese Soares confermato, ma emerge l'opposizione alla sua sinistra Lisbona, 2 novembre. L'unità del partito socialista portoghese è stata salvaguardata nonostante un duro scontro di tendenze e Mario Soares è stato confermato nella sua posizione di «leader» incontestato. Il congresso del partito è stato dunque quello «dell'unità nella diversità», come aveva annunciato lo stesso Soares. Tuttavia sembra agli osservatori che, nonostante tutti questi motivi di soddisfazione, il segretario generale del partito socialista abbia registrato in certa misura un insuccesso. Egli si attendeva infatti dal congresso l'elezione di una commissione nazionale «omogenea» e tale da assicurare un appoggio senza riserve alla politica di governo •.(pragmatica e realista» che intende attuare per risolvere la crisi economica e che, tenuto conto della realtà «geostrategica» del Portogallo si tradurrebbe in una «messa tra parentesi» del socialismo in attesa di condizioni migliori. Ora, l'ala sinistra radicale del partito ha deluso le sue speranze quando ha deciso di presentare per la elezione della commissione nazionale una lista concorrente rispetto a quella detta «di unità» che era stata proposta dalla segreteria nazionale e che comprendeva tuttavia una solida maggioranza moderata. Tutte le speranze erano consentite a Mario Soares domenica sera, in quanto il congresso aveva approvato all'uvanimità, meno 20 astensioni, il rapporto che egli aveva pre- sentato il giorno avanti per definire e giustificare la sua politica di governo. Ma ieri la lista concorrente veniva depositata all'ufficio del congresso e, contrariamente a tutte le previsioni, otteneva un quarto dei suffragi, assicurando così all'ala sinistra del partito 37 seggi supplementari in seno alla commissione nazionale. Nella stessa occasione gli elementi «più turbolenti» della base operaia del partito si assicuravano un posto nella commissione nazionale, cosa che ha la sua importanza, dato che Soares si attendeva dal congresso una delega senza riserve per la sua politica governativa. Dovrà d'ora in poi fare i conti con questo nucleo contestatario che non ha risparmiato le critiche alla politica socio-economica del governo la quale non sempre rispetterebbe il programma del partito e lederebbe talvolta i diritti acquisiti dalle commissioni dei lavoratori. La vivacità delle reazioni suscitate nelle file «moderate» dalla presentazione della lista «radicale» dimostra la loro delusione. Lo stesso Mario Soares, pur dimostrando di rallegrarsi per la dimostrazione così avutasi, di «democrazia interna» del partito socialista, dichiarava che «il segretario generale ha bisogno di una commissione nazionale omogenea per non esserne prigioniero». Non risparmiando le sue argomentazioni, egli evocava anche la scissione intervenuta nel congresso del dicembre 1974 e che condusse alla formazione del «Fronte socialista popolare» di Manuel Serra (estrema sinistra), affermando che «nel 1974 molti delegati hanno votato per Manuel Serra senza sapere che cosa ci fosse dietro Manuel Serra». I promotori della lista «radicale» hanno voluto sottolineare che non si tratta di una lista di opposizione al segretario generale Mario Soares. Il loro obiettivo, hanno detto, è di rappresentare la loro tendenza in seno alla commissione nazionale per continuare a difendervi il principio dell'integrazione delle sezioni aziendali nella struttura organica del partito «affinché il partito socialista continui a essere il più grande partito della classe operaia». Soares ha rammentato loro che, «come minoranza, dovranno sottoporsi alla legge democratica della maggioranza». (Ansa-Afp) Mario Soares

Persone citate: Mario Soares, Soares

Luoghi citati: Lisbona, Portogallo