Sventrano la "tornerà blindata,, della banca e rubano 250 milioni

Sventrano la "tornerà blindata,, della banca e rubano 250 milioni Monza: nei sotterranei della Commerciale Italiana Sventrano la "tornerà blindata,, della banca e rubano 250 milioni Nella giornata di domenica - Usata la "lancia termica" - Svuotate le cassette di sicurezza: non si sa a quanto ammonti questo bottino (Nostro servizio particolare) Milano, 1 novembre. Una porta d'acciaio spessa 15 centimetri non è stata sufficiente per fermare una banda di scassinatori che, adoperando una « lancia termica », sono entrati nella «stanza del tesoro» della Banca Commerciale Italiana di Monza razziando parecchie centinaia di milioni. La polizia ha compiuto un arresto. Si tratta di Enzo La Toma, dipendente dell'istituto di vigilanza privata « Arobba » di Monza. L'uomo, interrogato dal magistrato, avrebbe fatto «importanti ammissioni». Ecco i fatti. Il furto è stato scoperto la scorsa notte alle 23,30 quando il guardiano notturno privato, Giuseppe Palazzo, è sceso nel « caveau ». Ha trovato la por- t blindata completamente | squarciata e ha immediatai mente avvertito la polizia. I Sulle prime si è creduto che all'interno, ma è stata una illusione di breve durata. Gli scassinatori avevano fatto in tempo ad allontanarsi con tutta calma: lo testimoniano i resti di un pasto abbondan- ì te trovato nei sotterranei del ; la banca. Certamente i ladri hanno potuto servirsi di informazioni precise. Sapevano, in primo luogo, che il sotterraneo dell'istituto di credito non è collegato ad alcun segnale di allarme. Poi, per agire, hanno scelto l'intervallo più lungo tra due turni di sorveglianza: dalle 16 alle 23. i malviventi fossero ancora A dare queste informazioni è stato un « basista » perfettamente al corrente della situazione e che, per di più, li ha forniti anche di una serie di chiavi false: una per I aprire la porta esterna della [ banca e altre per le cassette | di sicurezza. Queste ultime erano però leggermente difettose e i ladri hanno dovuto impiegare la fiamma ossidrica. Gli scassinatori sono entrati in azione pochi minuti dopo le 16 di ieri, domenica. Sapendo di avere a disposizione sette ore prima del turno seguente di ispezione hanno agito con tranquillità ma anche senza perdere tempo. E senza farsi notare dai passanti hanno introdotto nella banca tutta l'ingombrante attrezzatura: dieci bombole, \ l'« asta termica », maschere antigas, mazzi di chiavi false, tute d'amianto, guanti e parecchie provviste. Tutto i questo materiale deve essere stato portato sul posto con un autocarro ma nessuno se ne è accorto. Attraverso un dedalo di corridoi i ladri sono arrivati nel sotterraneo, davanti alla porta blindata. Prima di mettere in azione la « lancia termica » i malviventi hanno chiuso tutte le fessure delle porte e delle finestre perché il fumo che si sarebbe sprigionato dalla fusione dell'acciaio non desse l'allarme. Praticare un foro nella lastra d'acciaio spessa 15 centimetri deve aver richiesto qualche ora. Una volta en- I trati nella « stanza del tesoro » i ladri hanno attaccato con la fiamma ossidrica alcuni armadi trascurandone altri che, come del resto sapevano bene, non conteneva- [ no denaro, | In m primo armadio hanno trovato 230 milioni in contanti, in un altro 20. Poi si sono impadroniti di valuta straniera per un ammontare ancora in via di accertamento. Quindi i malviventi sono passati alle cassette di sicurezza e qui c'è stato l'unico intoppo: le chiavi false non I hanno funzionato e hanno dovuto far ricorso ancora alla fiamma ossidrica. Questo , ha comportato una perdita j di tempo e perciò sono stati saccheggiati solo pochi de- i positi. Dopo una sosta per consumare il pasto, i banditi hanno preso, da una stanza apposita, alcuni colli voluminosi contenenti oggetti di valore troppo ingombranti per essere riposti nelle cassette. Avvicinandosi l'ora della ronda i ladri se ne sono andati lasciando sul posto tutta l'attrezzatura. Il « colpo » alla Banca Commerciale Italiana è il terzo che viene messo a segno nel Milanese: gli altri sono stati compiuti con la stessa tecnica ai sotterranei della Banca d'America e d'Italia di Milano e della Banca Agricola Popolare Mutua di Lodi. m. f.

Persone citate: Arobba, Giuseppe Palazzo

Luoghi citati: Italia, Milano, Monza