Ubera la quindicenne the ha confessato sette tapine con il nome della sua amica

Ubera la quindicenne the ha confessato sette tapine con il nome della sua amica Ubera la quindicenne the ha confessato sette tapine con il nome della sua amica Scarcerata per errore di persona, Damiana Angilletta è tornata a casa - Ma Lorena Casu, scomparsa da settembre, che fine ha fatto? - E' lei la vera rapinatrice? Questa è una storia di vite parallele e balorde, dove la menzogna e l'inganno s'intrecciano con verità incerte e sfumate. Per un banale episodio una ragazza viene arrestata. Non ha documenti, ma, pronta, dichiara di chiamarsi Lorena Casu, professione rapinatrice, ventitré anni, un figlio di tre anni e mezzo, un passato sul quale gli inquirenti hanno più di un motivo per indagare. Accade giovedì della scorsa settimana. Una volta in questura, la ragazza confessa con una punta di vanità, indifferente al fatto che il racconto aggravi la sua posizione, colpi ad uffici postali e imprese in Sardegna. Tra le altre, una rapina, in giugno, fu singolarmente movimentata: sulla via della fuga l'auto dei banditi rimase in panne. La ragazza e due giovani scesero e, pistola alla mano, bloccarono la macchina di una donna e fuggirono con quella, mentre l'automobilista sveniva. Un racconto puntuale. Al nome della giovane la polizia era arrivata a metà settembre, dopo una delle numerose rapine. I banditi avevano preparato il colpo nel dettagli. Con un'auto « pulita » si erano avvicinati all'obiettivo. Soltanto che anche quella macchina, un'Alfa, era stata rubata. L'impresa l'avevano portata a termine con un'altra auto rubata. Al ritorno, vicino all'Alfa, avevano però trovato il derubato. Erano fuggiti a piedi, dimenticando sul sedili una borsetta da donna, con documenti e foto: quelli di una ragazza, Lorena Casu in Filippini, e di un giovane, più tardi riconosciuto in Pasquale Montemurno, conosciuto alla polizia come ladro e rapinatore. Si risalirà anche al terzo uomo, Pompeo Capuano. Con l'arresto della giovane, l'altra sera, l'indagine sembra chiudersi. Invece è appena agli inizi. La madre della ragazza arrestata corre l'altro giorno dai carabinieri di Collegno. In mano stringe La Stampa con la foto della giovane: «Questa qui è mia figlia, Damiana Angilletta, non ha ancora 15 anni ». Sul tavolo del sostituto procuI ratore dott. Rocco Sciaraffa ar- riva un nuovo rapporto. Il magistrato inizia a dipanare questa strana storia. Interroga per la seconda volta la giovane, le risposte sono sempre uguali. Anche di fronte alla sorella della vera Lorena Casu, la ragazza non cambia versione. « Nessuno mi crede, cosa devo fare? Tu, perché dici che non sono tua sorella? ». Ma l'altra sera non ce l'ha fatta a fingere. A notte in carcere è portata la madre, lei non vuole incontrarla, si chiude in cella. La donna, attraverso lo spioncino, allunga la mano, implora: « Damiana ». Poi sviene fra le braccia di una guardia. « Si, sono io », grida dall'altra parte la giovane. Viene scarcerata perché è stato commesso « errore di persona relativo all'imputato ». Esce dalle Nuove ieri, alle 16 esatte. « Non voglio parlare, non ho niente da dire ». Perché lo ha fatto? Intendeva coprire l'amica? E' stata costretta? Conosce la vera Lorena Casu? Si trova al centro di una sporca storia, oppure è soltanto una mitomane? Compirà 15 anni il 18 di questo mese, alle spalle ha una vita inquieta. E' fuggita da casa più volte, quando aveva 13 anni un uomo, sposato con cinque figli, la portò con sé in Puglia, dove la presentava come sua figlia. Per quell'episodio, a giorni, ci sarà un processo alla prima sezione del tribunale. Un dato sembra comunque certo: conosce Lorena Casu. Nella primavera scorsa venne fermata dal carabinieri di Savona, disse di chiamarsi Maria Iaccarino; poi fu bloccata anche alla Spezia: In quegli stessi giorni, in quella galera, era entrata an¬ cdcunfpcl«sp che la vera Lorena Casu. Quando l'arrestarono dichiarò: « Mi chiamo Damiana Angilletta ». E' un altro interrogativo cui devono dare risposta le indagini dirette dal dott. Sciaraffa: « Che fine ha fatto Loretta Casu? ». Damiana Angilletta è stata riconsegnata alla madre. Che sorte ha avuto Lorena Casu?

Luoghi citati: Collegno, Lorena Casu, Puglia, Sardegna, Savona