Azzurri trascinati da Umberto Granaglia superano nella finale la Francia (15-11)

Azzurri trascinati da Umberto Granaglia superano nella finale la Francia (15-11) Il titolo mondiale delle bocce è ritornato in Italia Azzurri trascinati da Umberto Granaglia superano nella finale la Francia (15-11) Dopo cinque ore di gioco, 25 lanci del Ballino ed emozioni a non finire l'Italia con Granaglia, Bragaglia, Sturla e Suini (Androoli e Torgano non hanno giocato) s'è laureata per l'undicesima volta campione del mondo di bocce; l'incontro finale, che la opponeva al quartetto della Francia (Cheviet, Berthet, Bouvet, Ferrari) è terminato per 15 a 11 In favore degli azzurri. Manca ancora più di un'ora all'inizio della finale e già le gradinate del Palazzetto sono nereggianti di tifosi; quando le due squadre fanno il loro Ingresso sul campo di gioco gli spettatori presenti sono circa 7000. Per la prima volta ci sono le telecamere della Tv che trasmettono in diretta alcune fasi dell'incontro. Qualche fischio all'annuncio della squadra italiana: non tutti, evidentemente sono d'accordo sulla scelta di Nicola Sturla. preferito a Beppe Andreoli per ricoprire il ruolo di primo bocciatore. Purtroppo proprio Sturla, fin dalle prime fasi di gioco dimostra di non avere né il passo né l'assuefazione al ruolo di tiratore di testa (nella sua squadra gioca sempre come «spalla»): alla prima giocata; che potrebbe permettere all'Italia di realizzare due punti sbaglia due bocciate ed è cosi la Francia a portarsi in vantaggio. Nelle file francesi, fin dalla seconda giocata c'è un'inversione di ruoli tra Berthet (che passa secondo tiratore) e Cheviet che diventa secondo puntatore; su un fallo di Berthet e uno di Cheviet il capitano Granaglia dà un primo saggio della sua grande clas- se colpendo di netto una boccia che combaciava con un'altra e l'Italia si porta sul 3-1. Sturla non riesce a trovare la giusta scioltezza e riesce a malapena a tenere una media del 50 per cento nei tiri validi; per fortuna ci sono Bragaglia e Suini che tengono sotto pressione i francesi che commettono alcuni falli. Granaglia realizza un altro Importante punto con una bocciata spettacolare su «biberon» di Cheviet, spazzando la sola boccia dal campo senza far uscire il pallino. Dopo 1 ora e 45 il punteggio è di 5-3 per l'Italia; dopo 2 ore e mezzo di 6-4. E' ancora Granaglia, con un «fermo al posto» a realizzare altri tre punti per gli azzurri (9-4). Su questo punteggio l'Italia è costretta sul pallino ed è sempre Granaglia a sbrogliare la critica situazione centrando il piccolo bersaglio. La Francia però recupera e si porta sul 7-9; l'Italia le risponde subito e segna al suo attivo altri quattro punti (13-7). Sturla si riprende ed il gioco del quartetto azzurro trova grande giovamento; I francesi, da parte loro stringono i denti e con un grande Cheviet annullano una giocata favorevole per l'Italia colpendo il pallino con l'ultima boccia valida. Adesso è l'Italia a tenere In pugno le redini della partita, ma accade l'imprevedibile: l'ottimo Granaglia (che sino a quel momento aveva colpito 13 bocciate su 14, con due «fermi» e un pallino) sbaglia un doppietto e la Francia va sul 9 a 13; poi ci sono ancora due «mani» favorevoli agli italiani ma prima Cheviet e poi Ferrari si salvano annullando; altri due punti per la Francia che sfrutta un fallito pallino-salvezza di Granaglia ma alla 25" giocata, dopo che i transalpini hanno sbagliato cinque tiri al pallino la partita si conclude tra gli scroscianti applausi del pubblico. Una vittoria molto sofferta, ma meritata che permette all'Italia di strappare la maglia Iridata dalle spalle dei francesi: un Granaglia superlativo è stato l'artefice magnifico del successo, ma accanto a lui un grosso elogio va sia a Mario Suini [per II domese è II primo titolo a quadretto) sia al «vedo» Giancarlo Bragaglia (che conquista l'ottavo campionato mondiale); Sturla ha stretto i denti e specie nel finale s'è rimesso in linea coi compagni; ad Andreoli e Torgano va il giusto riconoscimento per il contributo che hanno saputo dare alla squadra Italiana per raggiungere l'ambito traguardo. La classifica finale vede al 3" posto il Marocco che ha preceduto la Svizzera, Monaco, la Jugoslavia, la Tunisia, il Belgio, la Spagna, l'Australia, il Lussemburgo e la Germania Federale. Guido Tolazzi I boccisti azzurri stanchi ma soddisfatti: da sinistra, Granaglia, Suini, Sturla e Bragaglia (Foto « Stampa Sera »)