Più maturità, molte incertezze di Marco Tosatti

Più maturità, molte incertezze Manca (psi), Battaglia (pri) e De Mita (de) Più maturità, molte incertezze Roma, 24 ottobre. I Le divergenze di opinione ! espresse all'interno del comitato centrale del pei in materia di politica economica sono state seguite da uomini politici ed osservatori con un'attenzione tutta speciale. Ha colpito in particolare il fatto che questi dissensi abbiano avuto una veste «pubblica». Secondo Von. Battaglia, del pri, la novità consiste proprio nella circostanza che le polemiche «siano venute alla luce esplicitamente e che abbiano investito proprio il problema centrale, che il pei non ha mai affrontato». La questione economica è stata trattata dai comunisti fino ad ora «in maniera contraddittoria; perché il Rei ha sempre chiesto misure di un certo tipo, ma ha contemporaneamente mantenuto un atteggiamento (negli enti locali, nell'appoggio a rivendicazioni sindacali e nelle richieste di aumento della spesa) che contraddiceva l'obiettivo che esso stesso si proponeva di mettere in piedi una seria politica economica». La gravità della crisi ha fatto da detonatore, «ha portato il pei a razionalizzare il suo comportamento, a darsi una linea. E poi c'è una crescita di maturità nel partito stesso. Una parte del pei però non ha ancora capito che la situazione è realmente drammatica, si permette ancora il lusso di stare sulle vecchie posizioni contraddittorie». C'è anche un cambiamento di costume: il fatto che alle posizioni contrastanti siano stati dati dei nomi, chiaramente anche sulla stampa ufficiale di partito, rappresenta una novità. Per Von. Enrico Manca del psi la discussic.vr all'interno del pei «non segna la nascita di un regime diverso, cioè il tradizionale sistema delle correnti, questa sarebbe un'interpretazione forzata. D'altro canto ciò che è accaduto al comitato centrale è uno dei segni di maturazione del pei: il pluralismo ha espressioni interne ed esterne, e perciò più dialettica e più trasparenza nel dibattito». L'acutezza dei problemi che travagliano il paese ha rappresentato una grande spinta, secondo Manca, verso una maggiore partecipazione al dibattito, che di conseguenza è divenuto più chiaro e « pubblico ». Per quanto riguarda i rapporti con gli altri partiti, la chiarezza delle polemiche interne ha il pregio di « aiutare a capire meglio la problematica del partito comu¬ nista, e in questo senso a facilitare rapporti meno cifrati che in passato. E' più facile anche interferire, in maniera non imprudente, nel dibattito interno. In particolare per quel che riguarda i socialisti uno scambio più serrato e più franco ne risulta facilitato. Fino ad oggi erano i comunisti che in un modo o nell'altro intervenivano nel nostro dibattito; oggi è possibile anche un procedimento inverso, pur senza interferenze ». Per il ministro De Mita « interpretare questo dibattito secondo uno schema vecchio, di contrapposizione fra persone o di lotte interne, è sbagliato; in queste circostanze, siamo tutti sollecitati a fare delle scelte. Ogni volta che siamo costretti a scegliere è impensabile conservare il consenso di tutti ». Marco Tosatti Ciriaco De Mita Adolfo Battaglia

Persone citate: Adolfo Battaglia, Battaglia, Ciriaco De Mita, De Mita, Enrico Manca, Manca

Luoghi citati: Roma