La cronaca del Giro minuto per minuto

La cronaca del Giro minuto per minuto La cronaca del Giro minuto per minuto Il Giro della collina, seconda edizione, doveva partire ieri mattina alle 9, da piazza Zara, con 5800 partecipanti. Si sono presentati In 74C0 superando ogni previsione. Per non deludere nessuno l'organizzazione ha accettato tutti, anche i non iscritti, cercando di ovviare con cartellini di riserva e poi con foglietti numerati a mano. Quando tutto è andato esaurito non c'è stata altra soluzione che « liberalizzare » le partenze. Gli « abusivi » sono stati circa 1200. Concorrenti che hanno rinunciato alla medaglia ricordo ed al sorteggio delle centinaia di premi, pur di vivere ima giornata diversa. La folla ha Incominciato a radunarsi verso le sei, circa tre ore prima del tempo fissato per la partenza. C'erano atleti in tuta e maglia, famiglie, intere scolaresche, gruppi di amici, associazioni sportive e anche culturali. Donne, vecchi, uomini, ragazzi, bambini: il più giovane aveva 4 anni. Gente di ogni taglia: bassa, alta, robusta, qualcuno era decisamente grasso. Con le più svariate aspirazioni e intendimenti: decisi a impostare una vera corsa o a fare semplicemente del moto, per sudare e dimagrire in una camminata collettiva con lo scopo di divertirsi ed ossigenarsi i polmoni. Forse chi ha compreso meglio lo spirito della corsa sono stati due gruppi del Centro di protezione civile, « Sarchiapone » e « Pulce da corsa ,? che hanno partecipato per « testimoniare fratellanza, gioventù e voglia di vivere ». Questi stessi ragazzi avevano lavorato nelle settimane scorse per i terremotati del Friuli. La corsa s'è avviata spontaneamente 26 minuti prima dell'ora rissata. La folla del concorrenti era strabocchevole e nessuno ha avuto possibilità di fermarla. Lo starter è rimasto intrappolato In mezzo alla calca con la pistola nella custodia. I concorrenti hanno sorpreso tutti, vigili urbani, polizia e carabinieri. «Aspettate, non è l'ora » — hanno cercato di opporsi. Ma non c'è stato nulla da fare: tutti avevano la smania di cominciare. Così è capitato che quello che sarebbe stato il vincitore, Renato De Palmas (ha bissato il successo dello scorso anno) è partito In ritardo, pur essendo puntuale. Ha visto i primi passargli vicino, quasi travolgerlo mentre si stava preparando. Non ha più fatto In tempo a togliersi i pantaloni della tuta. Ha preso a correre arrabbiatissimo ed In mano, con il cartellino, gli sono rimaste le chiavi della macchina. « Per me doveva essere la prova generale prima di tentare il record italiano sui 30 chilometri domenica prossima sul campo di atletica della Fiat. Invece eccomi qui ad arrancare ». E così il novello uomo-cavallo ha continuato a imprecare per tutta la salita fino all'Eremo, ma ha fatto registrare sul sedici chilometri del percorso 53' e 17" ed è arrivato talmente fresco che ha esclamato: « Ricomincerei subito ». La prima concorrente femminile è stata Elena Bosio, una studentessa di ingegneria, che a 20 anni ha già fatto parte della nazionale juniores di atletica e ha vinto il campionato italiano su pista. E' arrivata in un'ora, 14' e 6". « Ho faticato un po' nel tratto fra l'Eremo ed il Colle della Maddalena ma poi tutto è andato bene. Non mi è piaciuta la discesa, preferisco arrampicarmi ». Ricordiamo alcuni nomi che hanno lottato per le piazze d'onore: Marco Carbone, 27 anni, impiegato della Mlraflori, del G.S. Fiat come De Palmas; Lucio Garino, 36 anni, tecnico televisivo; Giovanni Panetto, 40 anni, collaudatore Fiat che ha perso lungo la discesa il terzo posto; Romeo Valentino, 29 anni, operalo alla Pirelli di Settimo, è 11 primo dei non iscritti. Non ha fatto drammi: « Una corsa bellissima, è andata bene, non volevo altro ». A finire la corsa all'undicesimo posto è stato Ferruccio Cantamessa ma nella confusione della partenza ha perso il cartellino e non potrà essere sorteggiato. Più fortunato invece suo fratello che, anche se meno atletico, è giunto al traguardo In ritardo ma con il tagliando. Una buona prestazione l'hanno fornita Luigi Lanzilli, 13 anni, studente di terza media e Francesco Piermonte, 14 anni, della prima media superiore all'istituto Birago. Il loro tempo è di 1 ora 25'59". Subito dopo, ad un minuto, Alessandro Camino, 14 anni, di Giaveno. La maggioranza dei partecipanti che hanno preferito il percorso di corsa hanno impiegato tra l'ora e mezzo e le due ore. Molti i rappresentanti di società sportive prettamente dilettantistiche quali gli appartenenti al Gnippo sportivo Porta Palazzo e all'Ingrosso carni di Settimo; numerose le maglie verdi della Podistica Caprera. Poi i « professionisti » dell'Abrate sport, Atletica Furzi, G.S. Lancia; Crai Sai; Cus Torino. Ed ancora l'OSSD, GEC Franco, Panificio Rossi, ITI Cuoio, GS Noire Arti Grafiche, US Venarla. Mario Polidori, 62 anni, ha fatto il percorso con il braccio sinistro Ingessato. Ciononostante sperava in una prestazione migliore. « Peccato, un'ora e 50 minuti. L'anno scorso ce l'avevo fatta in un'ora e 32 minuti ». Per quasi tre ore 1 due cronometristi ufficiali della De Marchi Omega, Giancarlo Bertoli e Giovanni Baiocco, sono stati interpellati e contestati: per loro non c'erano simpatie, ma i due cronometri (con tanto di astuccio antivibrazione) parlavano chiaro. Non ci sono stati favoritismi, nemmeno per Rossano Leggero, 15 anni, figlio del maresciallo che dirigeva il servizio dei vigili urbani in corso Moncalieri. E' stato bloccato da alcune auto e ha perso 23 secondi. Mario Rosingana, 76 anni, ha Impiegato meno di un'ora e mezza. Anche Amedeo Andrei ha fatto registrare un tempo eccezionale per 1 suoi 81 anni: alla fine però ha dovuto essere soccorso dalle autoambulanze della Croce verde. Al lavoro di soccorso. Insieme con 16 Infermieri, ha provveduto 11 dottor Darlo Do, chirurgo, assistente del prof. Marconi dell'Astanteria Martini di via Tofane. Alia fine della corsa il protagonista è diventato lui con pillole e cialde rigeneranti, distribuite con una quantità incredibile di cerotti per alleviare poco poetiche piaghe ai piedi. Alessandro Rigaldo

Luoghi citati: Friuli, Giaveno, Torino