Tensione contro i granata in Germania
Tensione contro i granata in Germania Abbiamo spiato con Radice il Borussia avversario di Coppa Tensione contro i granata in Germania (Dal nostro inviato speciale) Dusseldorf, 10 ottobre. Che il clima sia già fin d'ora tutt'altro che favorevole al Torino, è un fatto che salta subito agli occhi: i giornali pubblicano fotografie nelle quali si vede Lombardo (scambiato per l'innocente Agroppi) che straccia la maglia a un avversario del Fortuna, dappertutto si rileva la certezza di riuscire facilmente a stroncare questi italiani rissosi e poco cavallereschi. Un particolare in più: i! poliziotto che ferma la nostra crjto di notte, quando sa che ci occupiamo della Coppa dei campioni, ci evita la seccatura del palloncino per controllare le nostre eventuali condizioni di ubriachezza. E' la regola, da queste parti. Lo ringraziamo e gli chiediamo un pronostico. Sorride e domanda a sua volta: « Vuole che le dica che vincerà il Torino oppure preferisce la verità? ». E' sicuro, come tutti, che il Borussia passerà il turno senza difficoltà. Eppure qualcosa non quadra. Sul conto della squadra di Udo Lattek potremmo scrivere a lungo, visto che l'abbiamo analizzata nei minimi dettagli con Gigi Radice, quando ha giocato contro il Fortuna. L'allenatore del Torino ha diligentemente riempito pagine e pagine di appunti, abbiamo discusso a lungo sul conto di questi prossimi avversari dei granata: la situazione gli è ormai chiarissima, come sembra sufficientemente chiara a noi. Ne parleremo diffusamente in settimana. Ma non ci sembra che il Borussia di oggi sia quel mostro calcìstico che ci aspettavamo. Intanto, a casa sua non aggredisce, almeno da quanto possiamo giudicare da quello che abbiamo visto. E' molto cambiato rispetto al passato, si è fatto sornione, meno appariscente e forse più pericoloso. Contro il Fortuna, ha incassato un gol, non si è scomposto e ha continuato ad aspettare l'avversario nella sua metà campo. Senza tentare affondi corali, affidandosi esclusivamente alle due punte Simonsen ed Heynckes e agli spunti di Bonhof. Si tratta di un gioco estremamente redditizio (il Borussia ha finito col vincere la partita per 3-1) che maschera probabilmente anche qualche carenza di ritmo. Un avversario scomodo, ma non terribile. Per il Torino, il problema sarà quello d! sapere approfittare delle Inevitabili pause dell'avversario e di riuscire a controllare il gioco nelle altre occasioni. In materia Radice ha ormai idee sufficientemente chiare se afferma: « Quando sono arrivato a Torino la squadra era abituata esclusivamente a difen¬ dersi e a tentare il contropiede. Adesso attacca, spinge, è fin troppo generosa. Deve imparare a disciplinarsi, ma è sulla buona strada. Il Borussia è Indubbiamente fortissimo, ma se noi gli opponiamo gli undici uomini giusti, perfettamente a posto e con dei compiti ben definiti, possiamo superarlo. E' come nel corso di una conversazione tra persone valide e brillanti: non si può permettere a uno solo di tenere sempre in piedi II discorso, bisogna che tutti parlino a turno. Faremo cosi anche noi: lasceremo parlare il Borussia e opporremo quello che abbiamo da dire. Se loro hanno uomini come Bonhof e Wimmer che sanno Inserirsi, noi abbiamo Patrizio e Zaccarelll. Le loro punte, bravissime? Certo. Ma credo che anchn le nostre siano piuttosto pericolose ». Questo, anche Lattek lo sa. Deve ancora decidere a chi appiccicherà Vogts, che prende sempre in consegna l'attaccante avversarlo più forte. Col Torino, c'è da pensarci sopra un pochino. Certo, quelli del Borussia giocheranno alla morte: dicono a Dusseldorf che riceveranno sei milioni a testa se liquideranno il Torino. Beppe Bracco Europapokal-Auslosung Glacibachs Gegncr AC Turiti spielt offensiv Graziani und Puliti machen's mòglìch 5? ]ahr* '.Mty. !.. K*wrnìc ?,tamwcli»'r< <M AC Totin itti J/rttrc IMO (tea Yeti fondi h&»»c» tilt- Tt>iitift-A»),à.~.K*r aui *tintv. 'i';;*»^*v««; ihres J.W>. <J«r vérg«ttft*3«>ii Saluti* fctutkl* CfirtHch di'r M«fel*r*c1ibK*«l«g. Àucn uu- <ì.v ti<w Mzzt&rtifM txUOtt tf-n AC 7V.-.r: ~-; Bcl»»fl JWVtfr)*»* Turin und ttaapcì — i li. lu a-n :?». i'uiic.f mulf n>ti -«.$i*i«m*r untela tn \.lnkntuU<& icr. 3ì«tu>uaUe>>ni «T»tii>Uctr» und Cl«!xi!r> SJjt^ mi*. C:tiisk' tJ^rren!>.,;.) um ine fYt>.::><m K*rhis- ' ms&fv.. Ktttteifettl&ufgà- Ocr Wnlltinse PcttX .IH AxKjrjìSplctìrcK-ner <3*r 2uK»mi"t, Pul.-ir-K. n-kht» K'-riit-rs- t ; K. B«w Mit Hofcoi unii Oton kimpììc Tmìn Vftf iwcl Saha t. tm Vtt SM>o*n PllK«i»x>rt. Hler hXIt Adoppi Heneg am Ttìksi giornali tedeschi sembrano poco <■ distensivi » e scambiano Lombardo con Agroppi
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