Per Mino (finalmente) gioia di un campionato di Cristiano Chiavegato

Per Mino (finalmente) gioia di un campionato Per Mino (finalmente) gioia di un campionato Al Mugello, in extremis, ha vinto gara e titolo della classe 500 Nella 350 Agostini 1° e il fratello Felicino 3" - Read battuto (Dal nostro inviato speciale) Scarperia, 26 settembre. Proprio In extremis, con il coltello fra I denti come un pirata all'arrembaggio, Giacomo Agostini ha conquistato il suo unico alloro in una stagione per lui abbastanza deludente, travagliata e polemica. Ago ha vinto II '.itolo della classe 500, ma per f^re ciò ha dovuto aggiudicarsi assolutamente questa prova conclusiva del campionato ed ha avuto bisogno anche che il suo principale avversario. Marco Lucchlnelli, fosse messo k.o. dalla sfortuna. Il giovane pilota di La Spezia, che era al comando della classifica tricolore con 42 punti dopo tre gare disputate (due vittorie e un secondo posto), è caduto quindici giorni fa durante una corsa cui partecipava a Mallory Park, in Inghilterra, procurandosi una trattura alla clavicola della spalla sinistra. Lucchinelli ha latto di tutto per poter prendere il via oggi, si è addirittura esibito in una serie di « verticali » sulle due mani per dimostrare che era perlettamente guarito, ma i medici sono stati inflessibili e, dopo una accurata visita, completata da una serie di radiografie, non lo hanno ritenuto in grado di partecipare alla prova. Cosi ha dovuto accontentarsi di guardare la corsa dalle tribune, sperando che i « giovani leoni » del motociclismo italiano. Uncini e Ferrari (che hanno avuto in prestito da Roberto Gallina due Suzuki competitive), riuscissero a difenderlo. Agostini, quindi, doveva assolu¬ tamente vincere, — come abbiamo detto — perché gli servivano tutti i 15 punti in palio per II primo classificato, in modo da raggiungere Lucchinelli, visto che si trovava a quota 27 punti nella graduatoria. Uncini e Ferrari però hanno • tradito », pur impegnandosi al massimo s'intende, l'amico e Ago ha potuto raggiungere l'obiettivo. Questa, del resto, è stata una giornata particolarmente fortunata e propizia per il campione bergamasco che non soltanto ha vinto la gara delle 500 aggiudicandosi il titolo, ma ha anche ottenuto il successo nella 350 portando al primo posto l'MV Agusta che quest'anno non ha certo brillato molte volte. Un « doppietto » che certamente convincerà Agostini ad impegnarsi ancora ed a preparare programmi abbastanza ambiziosi per la prossima stagione. Per la prima volta, inoltre, sono saliti sul podio, contemporaneamente, due Agostini: nella 350 infatti, Felicino, fratello minore di Giacomo, si è piazzato al terzo posto, superato soltanto nell'ultimo giro da Franclnì, dopo una bella lotta per la piazza d'onore. Alla premiazione Mino non ha saputo nascondere la commozione dimostrandosi inaspettatamente tenero di cuore: mentre la folla 10 applaudiva calorosamente, ha stretto gli occhi ed è spuntata una lacrimuccia. Tante corse, tanti successi, non gli hanno tolto l'entusiasmo, soprattutto la volontà di vincere, di essere sempre 11 migliore. « Sono molto conten- to — ha affermato —. lo sono vecchio, mentre Lucchinelli che ha solo 21 anni, avrà molto tempo per vincere. Gli auguro che la fortuna gli sia vicina come lo è stata con me, nel prossimo futuro ». Lo spezzino, dal canto suo, si è dimostrato un ragazzo intelligente. Non ha fatto drammi per questo colpo della cattiva sorte ed è stato il primo a congratularsi con Agostini. « Sei sempre il più forte — ha detto ad Ago — ed è giusto che sia stato tu a conquistare il titolo ». Più sportivi dì così non si può essere, soprattutto se si considera che Lucchinelli ha perso a pari punti (42), battuto soltanto nella somma dei tempi delle due corse in cui entrambi i corridori si sono classificati, come vuole il regolamento. A Misano, Lucchinelli aveva vinto in volata su Agostini, mentre a Modena il bergamasco aveva inflitto circa 16" di distacco al giovane rivale. Sono stati appunto questi 16" a giocare a favore dell'anziano campione. GII altri titolati della giornata sono stati Lazzarini nella 50, Pier Paolo Bianchi nella 125 (Il riminese ha così bissato con la Morbidelli II titolo mondiale): Walter Villa nella 250 e nella 350. Il modenese, per dirla in gergo pokeristico, ha fatto « titanio », cioè una doppia coppia di assi e di re aggiudicandosi due titoli mondiali e due italiani. Villa è stato anche protagonista dell'unico episodio da brivido della giornata: al termine della prova delle 250, mentre si trovava nettamente al comando, è scivolato, uscendo di pista. La moto e il pilota sono finiti nella rete di protezione, facendo rabbrividire tutti i presenti e soprattutto gli organizzatori del Mugello. Ma questa volta il circuito ha retto benissimo alla prova. Il pilota si è rialzato ed è riuscito persino a terminare la gara piazzandosi quarto. Vincitore è stato Gianfranco Bonera che si trovava in seconda posizione. Finalmente, in finale di stagione, un po' di fortuna anche per il pilota lombardo che sembra aver ritrovato fiducia nei propri mezzi. Pochi cenni di cronaca delle gare. Nella 350 e nella 500, Agostini è stato in testa dal primo all'ultimo giro. Solo nella classe maggiore, Mino ha dovuto lottare a fondo prima con Phil Reo1 (battuto ancora una volta in quello che forse sarà l'ultimo duello fra i due campioni) e poi per contenere il ritorno di Lansìvuorl. Nella 250, fulminea partenza di Bianchi, raggiunto da un Villa scatenato e poi da Bonera. Villa poi, come abbiamo detto, è caduto e Bonera ha vinto. Nella 125 nessun problema per Bianchi e nella 50 vittoria di Lazzarini. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Ago, Inghilterra, La Spezia, Lucchinelli, Misano, Modena, Scarperia