Il centrocampo trova Patrizio Sala di Bruno Bernardi

Il centrocampo trova Patrizio Sala I tecnici elogiano il granata, Benetti fiuta il pericolo e medita riscatto Il centrocampo trova Patrizio Sala Bearzot: "Una soluzione che ha possibilità nell'immediato futuro" - Bernardini: "Un elemento in cui credo molto" - Il bianconero sportivamente ha tifato per il "rivale" - Il responsabile azzurro: "I doppioni e l'abbondanza non mi creano problemi, anzi sarà un vantaggio per la squadra" (Dal nostro inviato speciale) Roma, 26 settembre. Patrizio Sala, una rivelazione. Bearzot. negli spogliatoi dell'Olimpico, sottolineando II positivo esordio in Nazionale A del mediano granata, aveva aggiunto: « E' una soluzione che ha delle possibilità anche nell'immediato futuro'. Bernardini, che ieri sera aveva rifiutato le interviste, oggi dice che Sala « è un elemento in cui credo molto e per Il quale mi sono battuto perché /osse utilizzato contro la Jugoslavia ». Non è difficile arguire che le quotazioni del centrocampista sono altissime e che i tecnici azzurri sembrano intenzionati a confermarlo in Lussemburgo fra tre settimane quando scatterà il girone di qualificazione alla Coppa del Mondo. E Benetti? Molto sportivamente, il juventino aveva fatto gli auguri a Sala prima di scendere in campo e, durante la partita, aveva tifato per il « rivale ». Tuttavia Romeo rivendica un diritto di precedenza nei confronti di Sala e spera di riconquistare, a breve scadenza, la fiducia di Bearzot e II posto di titolare. Benetti non aveva certo esaltato a Copenaghen, ma pochi si sono accorti che era costretto a - ballare » fra due avversari, il suo e quello di Capello o di Antognoni: non bisogna dimenticare, inoltre, che l'ex milanista, a causa di uno stiramento rimediato durante il « ritiro » di Villar Perosa, è in ritardo di preparazione di almeno quindici giorni rispetto agli altri azzurri. Se riuscisse a raggiungere una buona condizione di forma prima della partita con Lussemburgo, potrebbe riproporre la sua candidatura per la maglia « n. 4 » contro i dilettanti del Granducato, diversamente resterebbe ancora In disparte con la prospettiva di giocare in novembre, a Roma, contro l'Inghilterra un ■ match » In cui, più che l'agilità, potrebbe contare la potenza. Bearzot, che oggi si è reso inspiegabilmente irreperibile, ieri sera appariva compiaciuto per aver finalmente trovato una coppia in ogni ruolo e non sembrava affatto preoccupato per possibili tensioni fra i « doppioni »: « L'abbondanza non mi crea dei problemi, anzi potrò trarre dei vantaggi da una sana emulazione. Nelle scelte sarà anche il campionato a tornirmi valide indicazioni, ma non sempre opterò sul più in forma: ci sono giocatori le cui caratteristiche garantiscono l'equilibrio di un reparto anche se, magari, non sono al massimo della condizione. Mi auguro che a partire dalla gara in Lussemburgo, gli azzurri abbiano raggiunto una tenuta sulla distanza di novanta minuti. Con la Jugoslavia ci sono state pause e, nella ripresa, un calo generale. Insisterò perché la squadra Impari a " riposare " giocando. La "melina" è una risorsa tattica indispensabile che dobbiamo Inserire nel nostro patrimonio ed applicare, quando è necessario, anche se il pubblico la disapprova fischiando ». Bernardini sostiene che giocheranno I più in forma, contraddicendo come al solito Bearzot. E' d'accordo con Enzo, invece, sul concetto che non c'è pericolo che scoppino polemiche per il posto di titolare: ■ L'ambiente è sereno e sinora I giocatori esclusi hanno fatto dichiarazioni pacate ed equilibrate, meritandosi l'elogio del presidente federale Carraro ». Presto verificheremo se le affermazioni di Bearzot e Bernardini saranno suffragate dai fatti. Intanto c'è Bettega, che con il suo secondo « doppietto » in Nazionale (nelle ultime due partite giocate) sta insidiando il posto a Pullci. Bettega ha anche dimostrato un'ottima intesa con Graziani ed è un elemento che, come bagaglio tecnico, non è attualmente secondo a nessuno In Italia. Pulici, che aveva realizzato il gol vincente a Copenaghen, morde il freno e medita una pronta riscossa ma la maglia n. 11 è ancora In ballottaggio. Può darsi che torni sulle spalle del «bomber» granata in Lussemburgo visto che Bearzot ha lasciato intendere che ci vuole gente agile per il « tiro al bersaglio », in una partita da vincere ma da sfruttare al massimo per la differenzareti che potrebbe essere decisiva per la qualificazione. Aveva osservato che, con gli inglesi, ci vuole prestanza fisica: ecco perché la soluzione Bettega potrebbe essere la più idonea. Bearzot aveva posto l'accento sulla felice intesa del tandem Graziani-Bettega I quali « hanno trovato una naturale facilità negli scambi parlando lo stesso linguaggio tecnico ». Per quanto riguarda il ruolo di ala « tornante », Bearzot sa che Claudio Sala è una validissima alternativa a Causìo ma sembra intenzionato a concedere fiducia al Juventino anche se il granata, a Copenaghen, era risultato tra i migliori in campo. Circa la possibilità di utilizzarli insieme, Bearzot non si stanca di ripetere che ciò potrà accadere soltanto in caso di emergenza, ossia nel finale di una partita in cui non si riesca a sbloccare il risultato. Come mezz'ala destra ci sarà ancora l'« intoccabile » Antognoni sebbene il giovane viola non riesca a convincere pienamente. Persino Bernardini muove appunti al suo « pupillo » dicendo che deve correre di più ed essere meno impreciso nei passaggi: « Lo stesso discorso riguarda Capello — aggiunge Bernardini —. £' necessario velocizzare gli schemi sveltendo II gioco a centrocampo, smistando di prima il pallone anziché portarlo. Può darsi che il fenomeno sia legato ad una condizione fisica ancora imperfetta ma deve essere risolto. Non dimentichiamo che gli jugoslavi avevano nelle gambe diverse partite di campionato anche se debbo ammettere che erano tutt'altro che eccezionali, che mancavano di uomini fondamentali e che hanno fallito conclusioni elementari ». Bearzot su Antognoni non si era sbilanciato, mentre su Capello aveva detto che gli dà pieno affidamento. I venti giocatori che erano a disposizione per le amichevoli con Danimarca e Jugoslavia, fanno ormai parte di un gruppo fisso: ad essi, di volta in volta, si potranno aggiungere Facchetti, Roggi e Gentile. Solo casi di forza maggiore, come infortuni o squalifiche, allargherebbero ulteriormente questa « rosa ». « E' il meglio che offre attualmente il calcio Italiano — precisa Bernardini — e non c'è altra strada da percorrere ». Bernardini è fiducioso sulle prospetive di qualificazione: -Sono ottimisa per natura. Inoltre gli azzurri hanno dimostrato un certo valore in queste due partite disputatesi a distanza di soli tre giorni, con spostamenti da un capo all'altro del continente europeo, a contatto con climi differenti. Non siamo Inferiori agli inglesi, ne sono convinto, anche se è bene tener presente che non è importante solo la doppia sfida con l'Inghilterra ma che possono essere i confronti con le atlre concorrenti a decidere la nostra ammissione alla fase finale della Coppa del Mondo. Dobbiamo soltanto acquisire una mentalità più aggressiva ». Bruno Bernardi Roma. Graziani ha segnato, Bettega si prepara ad abbracciarlo insieme hanno realizzato tutti e tre i gol alla Jugoslavia (telefoto Olympia]