Nel nome di Leonardo mangiamo solo cavoli
Nel nome di Leonardo mangiamo solo cavoli Il convegno dei vegetariani Nel nome di Leonardo mangiamo solo cavoli Perugia, 26 settembre. La dieta vegetariana in relazione alla salute, agli aspetti economici, morali, filosofici e scientifici è stato l'argomento trattato al convegno dell'Associazione vegetariana italiana, conclusosi oggi. In Italia la tradizione vegetariana si richiama a Pitagora, con la sua famosa scuola fondata a Crotone nel sesto secolo avanti Cristo. Un altro nome celebre è quello di Leonardo da Vinci che, nel sedicesimo secolo, fu precursore dell'alimentazione senza carne. Un'organizzazione vegetariana vera e propria, nel nostro Paese, è stata costituita, però, soltanto nel 1952 con il nome di «Società vegetariana italiana», trasformatasi poi, nel 1970, nell'attuale « Avi » (Associazione vegetariana italiana). Il convegno di Perugia ha messo in evidenza come gli ostacoli maggiori alla diffusione del vegetarismo provengano in primo luogo da una legge naturale, poi da un'organizzazione sociale ri¬ volta al consumismo. Rispetto al passato, soprattutto con l'aiuto della scienza, si sono avuti notevoli progressi, in quanto c'è una maggiore propensione a vivere in armonia con la natura. I vegetariani sperano che questa evoluzione continui e che certi propositi, oggi considerati utopistici, possano, in un prossimo futuro, trasformarsi in realtà. Per accelerare questo processo i soci dell'« Avi » si basano soprattutto sugli sperimentati benefici che la dieta vegetariana garantisce alla salute ed anche su quelli economici, oggi più che mai di attualità soprattutto in riferimento all'incidenza che l'importazione di carne ha sui nostri conti con l'estero. Conclusi i lavori scientifici (non vi sono stati documenti finali, ma solo l'acquisizione delle relazioni presentate), i partecipanti al convegno hanno compiuto una visita turistica ad Assisi, dove hanno anche fatto un pranzo a base di antipasti di verdure, riso con funghi.
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