Notte d'attentati anti-israeliani di Marco Tosatti

Notte d'attentati anti-israeliani Roma - Capodanno ébraic * Notte d'attentati anti-israeliani Roma, 26 settembre. Una notte di bombe a Roma: sono state prese di mira quattro filiali della Banca d'America e d'Italia, la sede della direzione generale dell'Avis e la Sinagoga; inoltre è stato incendiato il capannone di una società italo-israeliana di impianti di irrigazione. Gli attentati sono stati compiuti in coincidenza con il capodanno ebraico e di una giornata di «lotta per la Palestina» indetta dalle organizzazione della sinistra extraparlamentare con raduno, corteo e comizio a Roma. Davanti ai portoni della Sinagoga, in Lungotevere De' Cenci sono scoppiati tre ordi¬ Colpite la sinagoga, società italo-israeliane e americane - Nessun ferito - Delirante messaggio di un "commando antisionista" gni; le deflagrazioni hanno causato principi d'incendio che sono stati spenti dai vigili notturni in servizio nella zona; le porte sono blindate, proprio per motivi di sicurezza, e di conseguenza i danni riportati sono piuttosto lievi. Il consiglio della Comunità israelitica di Roma si è riunito d'urgenza e in un comunicato «rileva lo stile tipico dei nazisti che altrove non mancarono di infierire sugli ebrei proprio in occasione delle più solenni onoranze religiose». Con il capodanno inizia un periodo di dieci giorni che termina nel digiuno di 25 ore del Kippur, il 3 ottobre. Il consiglio israelitico inol- tre «esprime il proprio disappunto per il fatto che il servizio di sicurezza predisposto dalla Questura su richiesta della comunità, abbia avuto termine in serata, nonostante che fatti premonitori contro istituzioni ebraiche si fossero verificati in circostanze analoghe». Un fantomatico «Commando antisionista Gassan Kanafani» ha rivendicato, con un messaggio fatto trovare a un redattore dell'Ansa in una cabina telefonica di via Zanardelli, la responsabilità di alcuni degli attentati compiuti ieri nella capitale contro società israeliane, americane e collegate alle multinazionali. Nel messaggio non si fa cenno agli attentati compiuti questa notte contro filiali delle Banca d'America e d'Italia e contro la Sinagoga. Il documento, scritto a mano, con caratteri stampatello su un foglio di carta a quadretti, s'inizia con le parole: «Morte al sionismo. Morte alVimperialismo. Fino alla vittoria con il popolo palestinese e il proletariato arabo». «In concomitanza con il Capodanno sionista e la mobilitazione in appoggio al popolo palestinese — continua lo scritto — commandos internazionalisti puntualmente e ripetutamente hanno colpito: alle ore 5: distrutto un istituto commerciale israeliano al decimo chilometro della via Ostiense. Nel covo sono stati trovati documenti ritenuti interessanti che tra breve pubblicheremo. Ore 11,30: incendiata la sede dell'American Joint in viale Regina Margherita, istituto della Cia per l'emigrazione degli ebrei dall'Urss. Ore 20: colpita la multinazionale Avis sulla via Tiburtina, diretta responsabile del golpe cileno». Nel documento si fa anche rilerimento ad altri due attentati compiuti il 22 settembre scorso contro il «negozio di tappeti dello spione Ebra hin Dilamani, noto "amico di Dayan", e contro la multinazionale Westinghouse, una tra le più grandi società rapinatrici e inquinatrici del mondo». Il messaggio conclude affermando che «il programma internazionalista intende lottare contro il sionismo, sconfiggere la potenza Usa in Medio Oriente e combattere le multinazionali». Sempre ieri notte, verso le 3,30 un incendio è stato appiccato in un circolo ricreativo frequentato da giovani arabi, in via dei Latini, nel quartiere Sanlorenzo. Nel locale, che si trova al piano terra, i giovani raccoglievano viveri, medicinali e indumenti. Secondo gli agenti di polizia e i tecnici dei vigili del fuoco, accorsi sul posto, gli attentatori hanno versato nel locale liquido infiammabile al quale hanno appiccato il fuoco. Quanto era raccolto nel locale è andato completamente distrutto. Marco Tosatti

Persone citate: Dayan, Kanafani

Luoghi citati: Italia, Medio Oriente, Palestina, Roma, Urss